I leader dell’UE discutono del futuro economico. EURACTIV aggiunge il proprio parere
EURACTIV e Consiglio europeo
Mentre i leader dell’UE sono ancora troppo occupati per discutere del futuro economico del blocco, EURACTIV pubblica provocatoriamente una guida rapida su “come spremere la maggior parte degli aiuti di Stato da ciascun governo” dato che, secondo loro, “il capo della concorrenza dell’UE Margrethe Vestager non è una fan dei sussidi”.
Il vertice dei leader dell’UE è ancora in corso oggi (9 febbraio) ma l’incontro con Zelenskyy è certamente prioritario: solo dopo si passerà ad affrontare altri argomenti in agenda, come appunto quello dei sussidi.
Margrethe Vestager
Teniamo presente che questa proposta, della quale si sta discutendo accanitamente, non è ancora stata approvata, anche se la tendenza è che più o meno siamo in dirittura finale.
“In fin dei conti, gli aiuti di Stato sono il trasferimento di denaro dai contribuenti agli azionisti”, ha detto appunto Margrethe Vestager, avvertendo che le sue stesse proposte sono “un serio rischio per la concorrenza” e quindi dovrebbero essere “temporanee” – una parola che ha ripetuto 14 volte nella sua conferenza stampa. Ma Margrethe Vestager era sotto la pressione dei governi tedesco e francese, nonché dei rispettivi cittadini all’interno della Commissione, che sono il commissario per il mercato interno Thierry Breton e il presidente, Ursula von der Leyen.
Le nuove regole
Le nuove regole, tra le altre cose, consentiranno ai Paesi dell’UE di “abbinare” i sussidi esteri per impedire la costruzione di siti di produzione di tecnologia verde all’estero anziché all’interno dell’UE. Una buona notizia per chi intende costruire una fabbrica solare, una produzione di pompe di calore, un impianto di batterie o qualcosa di simile. Il principio, in parole povere, dovrebbe essere quello che se in un Paese non UE i costi dovessero essere più convenienti il capo della concorrenza dell’UE Margrethe Vestager potrebbe essere disposta (o costretta obtorto collo) ad “abbinare” un sussidio, anche se poi non tutti i Paesi dell’UE potranno permettersi il “matching” dei sussidi.
Il punto dolente
EcCo il punto dolente secondo EURACTIV: nelle ultime settimane sono state espresse preoccupazioni sul fatto che i Paesi con maggiori capitali a disposizione potrebbero beneficiare maggiormente di tale opzione. Prima fra tutte la Germania, che ha erogato oltre la metà degli aiuti di Stato autorizzati in UE nell’attuale quadro emergenziale di crisi.
Margrethe Vestager si sta barcamenando per evitare che ciò accada. Ha limitato l’importo consentito di aiuti di Stato che un singolo Paese può concedere a ciascun progetto a 100 milioni di euro. Alle regioni economicamente più deboli sarà concessa maggiore flessibilità, con importi di 150 milioni di euro o addirittura 300 milioni di euro. E può perfino superare la soglia dei 300, chiedendo direttamente alla Commissione un’autorizzazione individuale, purché la futura fabbrica venga collocata in una delle regioni più povere dell’UE o se i siti di produzione vedano la collaborazione di almeno altri tre Paesi dell’UE.
Le regioni favorite
Ecco gli elenchi di tutte le regioni per ogni Stato membro. La categoria “a” indica tutto ciò che può superare i 300 milioni di euro, mentre la categoria “c” può arrivare a chiedere 150 milioni di euro al proprio governo. In Italia, ad esempio, le “zone a” dal 1º gennaio 2022 al 31 dicembre 2027 sono le regioni NUTS 2 ITF2 Molise, ITF3 Campania, ITF4 Puglia, ITF5 Basilicata, ITF6 Calabria, ITG1 Sicilia e ITG2 Sardegna, che rientrano nella deroga di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), TFUE.
Austria | SA.64462 | SA.104081 Belgium | SA.101923 Bulgaria | SA.64724 Croatia | SA.64581 Czechia | SA.63452 | SA.104844 Denmark | SA.102201
Estonia | SA.100251 Finland | SA.102379 France | SA.100838 | SA.100838 Germany | SA.64020 Greece | SA.100372 | SA.103501 Hungary | SA.63934 Ireland | SA.101399 Italy | SA.100380 | SA.101134 Latvia | SA.100587 Lithuania | SA.64485 Luxembourg | SA.101785 Malta | SA.100839
The Netherlands | SA.100273 Northern Ireland | SA.101066 Poland | SA.64284 Portugal | SA.100752 Romania | SA.100199 Slovakia | SA.64151 Slovenia | SA.100677 Spain | SA.100859 Sweden | SA.100245
Qui una mappa dei Paesi che sarebbero interessati dal limite “go-alone”
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