Nonostante un cupo primo trimestre 2023, la Germania si avvia verso una crescita modesta nel secondo trimestre

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L’economia tedesca è entrata ufficialmente in recessione tecnica durante l’inverno, con la revisione del PIL del 1° trimestre che ha mostrato una contrazione del -0,3% trimestre su trimestre. Questo calo può essere attribuito all’impatto dell’inflazione sui consumi delle famiglie e alla graduale eliminazione delle misure pandemiche finanziate dal governo. Tuttavia, si prevede che l’economia tedesca sia in grado di registrare una modesta crescita nel 2° trimestre 2023.

I dati rivisti del PIL indicano una contrazione dell’attività economica, con un calo del -0,5% su base trimestrale anche nel quarto trimestre. Ciò contrasta con la tendenza positiva osservata da novembre negli indicatori dei dati soft come i Purchasing Manager Indexe (PMI). Nonostante i dati negativi, ci sono segnali che indicano una ripresa della crescita nel 2° trimestre.

La ripartizione della spesa rivela debolezze sia nei consumi privati che in quelli pubblici. Nel 1° trimestre 2023, i consumi delle famiglie hanno subito una contrazione dell’1,2% rispetto al trimestre precedente, soprattutto a causa del peso dei prezzi elevati. Il reddito disponibile reale delle famiglie è diminuito sia nel 4° trimestre 2022 che nel 1° trimestre 2023. I consumatori sono stati riluttanti a spendere in vari settori, nonostante il sostegno del governo per i costi dell’energia.

Nel 1° trimestre del 2023, i consumi pubblici sono diminuiti del 4,9% rispetto al trimestre precedente, segnando il calo maggiore dal 1970. Questo calo riflette la normalizzazione dei consumi pubblici, in quanto le misure pandemiche, come le vaccinazioni e i tamponi, sono state gradualmente eliminate nel 1° trimestre. Tuttavia, questo calo della spesa pubblica è di natura temporale e non peserà più sul PIL nel 2° trimestre.

D’altro canto, gli investimenti fissi hanno registrato una forte ripresa, trainata dagli investimenti privati. Questa ripresa suggerisce un miglioramento sostenibile degli investimenti delle imprese, in particolare in macchinari e attrezzature. Inoltre, il clima eccezionalmente caldo di gennaio ha favorito l’attività edilizia nel 1° trimestre. Tuttavia, questi effetti meteorologici si sono invertiti, determinando un effetto di trascinamento negativo per le costruzioni nel 2° trimestre.

Le esportazioni nette hanno contribuito positivamente alla crescita complessiva, con un rimbalzo delle esportazioni dello 0,4% su base trimestrale e un calo delle importazioni del -0,9% su base trimestrale (T1 2023 vs T1 2022). Il calo delle importazioni riflette in parte le minori importazioni di energia.

I dati relativi alla produzione si discostano notevolmente da quelli relativi alla spesa, con un’espansione del valore aggiunto lordo dello 0,8% trimestre su trimestre rispetto alla contrazione misurata sul lato della spesa. Questo divario positivo tra le misure è senza precedenti.

Le costruzioni e l’industria hanno registrato i tassi di crescita più elevati, probabilmente sostenuti dalle condizioni climatiche favorevoli e dai prezzi più bassi dell’energia all’ingrosso. I servizi privati e pubblici hanno registrato una crescita più lenta.

Guardando alla fine dell’anno e al 2024, si prevede un periodo di rinnovata debolezza economica a causa dell’aumento dei tassi di interesse, della riduzione dei risparmi e del rallentamento degli Stati Uniti.

Si prevede un graduale inasprimento fiscale e una continua attenzione alla politica energetica nel breve termine, con l’avvicinarsi delle elezioni del 2025. La combinazione di aumento dei prezzi dell’energia e crescita dei salari rappresenta una sfida significativa per il settore manifatturiero tedesco orientato alle esportazioni, che potrebbe richiedere un aumento degli investimenti e una moderata crescita dei salari per mantenere la competitività. In alternativa, l’incapacità di affrontare questi problemi potrebbe portare a un declino strutturale, a pressioni inflazionistiche e alla necessità di un sostegno da parte del governo. Il post-pandemia e il cambiamento del panorama geopolitico suggeriscono che il modello tradizionale della Germania, caratterizzato da elevati surplus delle partite correnti, potrebbero subire una trasformazione.