Cambia la domanda alimentare: dalla “dieta occidentale” al consumo di carne di origine vegetale

Shehriyar Antia, Head of Thematic Research di PGIM Investments -
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Comprendere i fattori trainanti della domanda alimentare globale è fondamentale per qualsiasi decisione di investimento in tutto il sistema alimentare. In futuro, saranno tre i fattori decisivi che influenzeranno la composizione della domanda. Innanzitutto, il passaggio dalla crescita della popolazione alla crescita del reddito sarà un fattore sempre più importante. In secondo luogo, la convergenza dei regimi alimentari globali sta alterando le catene di approvvigionamento alimentare e la produzione agricola. E, in terzo luogo, il cambiamento delle preferenze dei consumatori verso opzioni alimentari più pratiche, sane e sicure.

Oltre che dalla crescita della popolazione, la futura domanda alimentare sarà guidata da una maggiore ricchezza.

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Negli ultimi 60 anni il principale fattore trainante della domanda alimentare è stato l’aumento della popolazione mondiale. Guardando al futuro, la popolazione globale è destinata ad aumentare del 25% (fino a sfiorare i miliardi entro il 2050) e oltre l’80% di questa crescita proviene dall’Asia meridionale e dall’Africa subsahariana. La crescita della popolazione così limitatamente concentrata in una o due regioni si discosta rispetto a quanto accaduto in passato, quando la crescita era più diffusa.

Per i Paesi a reddito inferiore, il consumo di cibo aumenta fortemente all’aumentare del reddito, per poi stabilizzarsi man mano che ci si avvicina a un livello di reddito medio. Questo effetto del reddito sarà un fattore chiave per la futura domanda alimentare. Con l’aumento del reddito i regimi alimentari sono più orientati verso alimenti ad alta intensità di risorse, come la carne, il pesce e gli alimenti trasformati.

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I regimi alimentari stanno convergendo a livello globale

La crescita del reddito non solo favorisce un’alimentazione ad alta intensità di risorse, ma ha anche portato ad una convergenza dei regimi alimentari tra le varie regioni. Questo è il secondo fattore che incide sulla domanda alimentare futura. Negli ultimi 60 anni, i mercati emergenti e di frontiera con un reddito pro capite in crescita hanno registrato non solo un aumento del consumo di carne, ma anche uno spostamento generale verso una dieta ricca di proteine animali, latticini, grano, oli e zucchero, spesso definita “dieta occidentale”.

La convergenza dei regimi alimentari globali ha tre implicazioni chiave. In primo luogo, aumenterà la distanza che il cibo deve percorrere dal luogo di coltivazione fino al consumatore finale. In secondo luogo, la dipendenza dalle importazioni di cibo e dalle catene di approvvigionamento multinazionali creerà nuove esigenze a livello di infrastrutture e di trasporto, aumentando al contempo il rischio di interruzioni dell’approvvigionamento e il relativo impatto sulla sicurezza alimentare. In terzo luogo, il processo di uniformazione dei regimi alimentari globali significa una dipendenza sempre maggiore da un numero minore di colture, e ciò rende il nostro sistema alimentare meno resiliente alle malattie o ai parassiti specifici delle colture.

Le preferenze globali dei consumatori si evolvono in modi diversi

Per un numero sempre crescente di consumatori nei mercati sviluppati, l’importanza della salute e del benessere influenza la scelta dei prodotti, dall’approvvigionamento degli ingredienti alla lavorazione degli alimenti. I produttori e i trasformatori di alimenti si stanno adattando a questi cambiamenti orientandosi verso formulazioni più sane, con una maggiore quantità di fibre e una minore quantità di zucchero e grassi. Ad esempio, la produzione di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio negli Stati Uniti è diminuita di circa il 20% dal picco del 1999.

Implicazioni d’investimento

Gi investitori che vorranno valutare le opportunità e i rischi dovranno riflettere su alcuni temi fondamentali.

I produttori di carne offrono un’opportunità contrarian mentre la carne di origine vegetale ha già raggiunto il picco.

Le carni di origine vegetale hanno dominato i titoli dei giornali, ma la realtà non corrisponde al clamore suscitato. I tassi di crescita elevati dei produttori di carni di origine vegetale si sono stabilizzati o hanno già raggiunto il picco. La domanda di carne alternativa è in calo, mentre la domanda globale di carne di origine animale è destinata a crescere del 14% entro il 2030. Quasi universalmente, man mano che cresce il loro reddito i consumatori vogliono più carne nella loro dieta. I produttori globali di carne sono pronti a beneficiare di questa crescente domanda, specialmente nei mercati emergenti, dove le classi medie sono in aumento.

Ci sono pochi attori che operano a livello globale, tra cui Tyson Food e OSI negli Stati Uniti o JBS nel Brasile, che sono diversificati sia a livello di prodotti a base di carne che a livello di regioni. Queste caratteristiche consentono ai principali produttori di gestire meglio i fattori di offerta ciclici e di realizzare flussi di cassa stabili.

Lo stoccaggio e il trasporto a freddo offrono opportunità di crescita globale

Poiché i consumatori richiedono più alimenti freschi, opzioni di spesa online e consegne di alimenti, l’espansione delle scorte di magazzini refrigerati diventa essenziale. Per gli investitori sensibili ai criteri ESG, gli investimenti nella catena del trasporto a freddo rappresentano anche un’opportunità per ridurre gli sprechi alimentari nelle varie fasi della catena di approvvigionamento.

Il settore immobiliare dello stoccaggio a freddo è particolarmente interessante negli Stati Uniti, che rappresentano il più grande mercato unico per lo stoccaggio a freddo, i cui consumatori sono più abituati alla varietà e alla consegna di cibo tutto l’anno.

Gli investitori possono trovare opportunità di stoccaggio a freddo anche in Asia e America Latina. Una parte sempre maggiore della crescente classe media in queste regioni utilizza l’e-commerce e richiede opzioni alimentari più fresche e di qualità superiore. Ciò non solo ha generato un aumento dei canoni di locazione degli immobili di stoccaggio a freddo rispetto ai magazzini convenzionali, ma sta anche generando un’espansione del mercato dello stoccaggio a freddo dalla Cina al Vietnam, all’India e al Messico, con tassi di crescita previsti ben superiori al 20% nel prossimo decennio.

L’imballaggio offre flussi di cassa costanti

La modifica delle preferenze dei consumatori ha un impatto diretto sugli alimenti confezionati. I pasti preparati implicano necessariamente un imballaggio, ma creano anche la necessità di comodità, come sacchetti richiudibili e innovazioni per affrontare le preoccupazioni relative a un imballaggio eccessivo. La crescente domanda di imballaggi è determinata non solo dall’aumento dei pasti pronti da consumare: è anche trainata dal desiderio di ridurre gli sprechi alimentari e dalle diete che dipendono sempre più dalle importazioni alimentari.

I macchinari e le attrezzature specializzati necessari per il confezionamento degli alimenti offrono opportunità potenzialmente interessanti per gli investitori. Ad esempio, i sacchetti di plastica con beccucci richiudibili ormai onnipresenti e comunemente utilizzati per il succo di mela o per il cibo per bambini richiedono macchinari specializzati per il confezionamento. I grandi attori del settore hanno solidi flussi di cassa per finanziare nuove innovazioni, sono relativamente resilienti alle recessioni e hanno una base clienti stabile.

La domanda di imballaggi è vischiosa, ma allo stesso tempo richiede una costante innovazione per migliorare le proprie caratteristiche (ad es., confezioni leggere o richiudibili), i tassi di riciclaggio e la sostenibilità complessiva. Gli investitori dovrebbero cercare società leader nel loro segmento di mercato. Un segmento che ha registrato una forte crescita negli ultimi anni è stato quello dei contenitori metallici monouso.

Le opzioni di salute e benessere guidano l’innovazione alimentare

I consumatori sono sempre più interessati ad opzioni alimentari più sane. Sebbene siano ancora nelle prime fasi del loro sviluppo, le startup che presentano prodotti più sani e sostenibili possono offrire interessanti opportunità iniziali per gli investitori. Un esempio è la crescente lista di servizi personalizzati per i pasti, come Hello Fresh e Dinnerly in Europa e negli Stati Uniti, mirati al segmento della salute e del benessere, che forniscono pasti pronti che soddisfano specifiche restrizioni alimentari. Gli investitori alla ricerca di operazioni in VC dovrebbero puntare su società che colmino il divario tra prezzo e gusto, piuttosto che su quelle che confidano di costringere i propri consumatori a cambiare il proprio comportamento o le proprie preferenze.

Anche la tendenza sanitaria ha creato opportunità nel settore della vendita al dettaglio di alimenti. I negozi di alimentari che vantano una posizione dominante a livello regionale, come Wegmans e Hy-Vee, di proprietà privata, negli Stati Uniti o Tesco e Carrefour quotati in borsa in Europa, sono particolarmente ben posizionati per questi cambiamenti. I clienti sono sempre più fedeli ai marchi dei distributori e questi operatori hanno ampliato la loro offerta per includere prodotti più sani e con margini più elevati. Di conseguenza, queste catene alimentari hanno una maggiore flessibilità nei prezzi. Anche gli operatori sovraregionali stanno sfruttando la tecnologia e la digitalizzazione per fornire ai consumatori la comodità di un’esperienza di acquisto online o fisica avanzata.