I mercati emergenti dimostrano capacità di resilienza

S&P Global Ratings -
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Un report di S&P Global Ratings analizza la capacità di resilienza dei mercati emergenti.

Nella maggior parte dei casi, la crescita del PIL del 1° trimestre nei mercati emergenti (EM) è stata migliore del previsto. La domanda interna è stata resiliente in gran parte dei mercati emergenti meno dinamici dell’area EMEA e LatAm, dovuto al fatto che gli elevati tassi d’interesse reali e l’inflazione incidono sugli investimenti fissi e sui consumi. Gli indicatori soft segnalano un certo miglioramento della domanda esterna, che potrebbe sostenere una continua resilienza della crescita del PIL nei prossimi trimestri.

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La traiettoria della domanda esterna sarà determinante per la crescita dei mercati emergenti nei prossimi trimestri. Le esportazioni sono state diverse in tutti i mercati EM, con alcune esportazioni agricole che hanno beneficiato di buoni raccolti (ad esempio in Brasile), ma la maggior parte delle esportazioni di prodotti manifatturieri ha registrato una crescita più lenta rispetto ai trimestri precedenti. Poiché la crescita della domanda interna sta rallentando in molti Paesi EM, l’evoluzione della domanda esterna sarà sempre più importante per la traiettoria della crescita complessiva del PIL di queste economie.

La spesa per le infrastrutture in Cina sta diventando più mirata. S&P Global Ratings prevede che gli investimenti per le infrastrutture si attenueranno di pari passo con l’andamento dell’economia e si concentreranno maggiormente su progetti chiave di grandi dimensioni che abbiano un ritorno economico sostenibile. Gli investimenti per le infrastrutture in Cina, più deboli di quanto previsto in precedenza, probabilmente peseranno sui prezzi dei metalli industriali, in particolare per il minerale di ferro e il rame, che sono importanti beni esportati dall’area LatAm e, in misura minore, dai mercati EM dell’area EMEA.

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Le condizioni di finanziamento rimangono rigide, con rendimenti e spread generalmente contenuti in tutte le regioni. L’elevato livello dei rendimenti ostacola l’accesso ai mercati esterni, soprattutto per gli emittenti speculative-grade, che si rivolgeranno ai finanziamenti internazionali solo se costretti da rigidi motivi di rifinanziamento.