La mostra Emotional Metabolism 1991 – 2023 di India Nielsen, curata da BeAdvisors Art Department presso Villa Cramer – Golab Agency

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La mostra è stato il terzo appuntamento del format espositivo e Members’ Club Golden Shower, il cui obiettivo è dare forma a una comunità di collezionisti, amanti dell’arte ed esperti del settore maggiormente consapevole del suo ruolo nella promozione e valorizzazione di giovani artisti emergenti internazionali. Il format propone inedite modalità di interazione con l’opera e l’artista, organizzando mostre personali incentrate su artisti talentosi ed emergenti della scena londinese e internazionale. Il progetto è stato inaugurato a Londra, presso la sede di 9 French Place (Shoreditch), lo scorso marzo con la personale Island di Haoqi Xiong, giovane artista di origini cinesi e di base a Londra.

A poche settimane di distanza dal secondo episodio del format inaugurato a Londra con l’artista britannica di origini cino-singaporiane Hannah Lim, Golden Shower inaugura a Milano con l’artista britannica India Nielsen (1991).

Emotional Metabolism 1991 – 2023 prende spunto dall’opera Metabolismo (1899) di Edvuard Munch e propone un racconto fondato sull’emotività e sull’inconscio che, attraverso l’analisi e il riutilizzo del linguaggio digitale e virtuale, pone attenzione ai processi psicosomatici umani. Le opere di Nielsen si contrappongono all’imperativo razionale su cui si sono plasmati l’Occidente e la sua millenaria storia politica e culturale: esaltando una dimensione, quale la res extensa cartesiana, tanto svilita e bistrattata in nome di una superiorità materiale e di potere fondati sull’anaffettività, l’artista rivendica una nuova consapevolezza storica e una rinnovata centralità esistenziale attribuibile al corpo e ai sensi.

Emotività, affettività e ricordi personali sono approfonditi da Nielsen attraverso un archivio culturale ancestrale, che da un lato si radica negli albori della storia dell’arte giungendo, dall’altra, sino agli espedienti formali ed estetici della cultura pop degli anni ’90, attingendo alle tecniche espressive e alle icone della musica elettronica, hip-hop, all’universo dei cartoons e al gaming. Attraverso un gioco continuo di rimandi e citazioni e in una costruzione per layer che potremmo definire quasi a palinsesto, l’artista propone un dialogo stretto tra dimensione ultraterrena e banalità, istituendo scene sconcertanti, prettamente corporali e materiche, che finiscono per essere estremamente famigliari.

Giocando sullo straniamento e inconciliabilità tra realtà bidimensionale e tridimensionale, tra finzione e vita reale, India Nielsen propone scena sospese tra l’alienazione e un’intimità invasiva, tra allegria e nostalgia. Questo campionario di immagini e rappresentazioni, che dagli idoli della musica pop e hip-hop passa alla stravaganza del mondo dell’animazione, raconta di una generazione in-between, nata negli anni ’90 e cresciuta nell’epocale fase di passaggio tra il fascino imperituro dell’analogico e l’avanguardia del mondo digitale e tecnologico del nuovo millennio.