Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Sono tempi di inchiesta e di nuovi corsi di formazione

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Tratto dalla Newsletter del 28 luglio 2023 — inviata dal Presidente Riccardo Sorrentino — 
­Newsletter agli iscritti all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia

Ce lo diciamo spesso tra noi: non ci sono più “le inchieste di una volta”. Lo facciamo quasi sempre con un’aria un po’ rassegnata, rinviando a un tempo che è stato e non è più, in cui i gruppi editoriali erano solidi, potevano finanziare le inchieste e c’erano lettori disposti a leggere pezzi un po’ più lunghi e complessi di un post. Ce lo diciamo sottintendendo che quasi non ci sia più spazio per un giornalismo di approfondimento.

Noi abbiamo raccontato su Tabloid, il trimestrale dell’Ogl dedicato ai temi dell’informazione, che questo spazio esiste anche in Italia, come dimostrano i casi di Irpi Media, di Fada Collective e di Osservatorio diritti. L’inchiesta – è la nostra idea – è un genere giornalistico oggi più necessario che mai. Prezioso e possibile. A patto di adottare approcci nuovi – internazionali e collaborativi – ed esplorare nuove fonti di sostenibilità economica.

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Gruppo di Lavoro sul giornalismo d’Inchiesta

Ecco perché abbiamo deciso di investire su questo tema costituendo un Gruppo di Lavoro sul giornalismo d’Inchiesta (l’acronimo è facile: Gli). Sarà formato da giornalisti e da consulenti – più avanti la lista – e anche ispirandosi a ciò che accade altrove (Investigative Dashboard del consorzio OCCRP), sarà un serbatoio di competenze messo a disposizione di tutti gli iscritti. Su tre ambiti.

1. Il primo ambito è quello degli strumenti
Gli metterà a disposizione di tutti gli iscritti all’Ordine il proprio know-how in tema di database; di software e tools di supporto per il trattamento dei dati; di partnership Italiane e straniere – testate, collettivi giornalistici, cooperative di professionisti, ma anche associazioni di lobbing – con cui progettare e realizzare progetti di inchiesta (es. OCCRPGijnIJNetLighthouse ReportFada CollectiveIrpi MediaThe Good Lobby); di fonti di finanziamento (da fondazioni ed enti erogatori anche internazionali); di strumenti di tutela legale e assicurativa.

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2. Il secondo ambito è quello della consulenza giornalistica: oltre a dare risposta a quesiti su strumenti e supporti, Gli intende affiancare i colleghi nella progettazione e realizzazione di prodotti di inchiesta multimediale. Ovvero, nella massima riservatezza sui progetti stessi, fornire supporto su strumenti e metodologie di indagine e su elementi di contesto relativi a varie tematiche.

3. Il terzo ambito si riferisce alla formazione. Su questo, Gli si occuperà di sensibilizzare gli iscritti sul tema del giornalismo d’inchiesta attraverso: l’organizzazione di eventi formativi; di produzione di articoli per il sito dell’OgL; della pubblicazione di materiali formativi.
Le richieste di consulenza avverranno attraverso un indirizzo di posta elettronica dedicato e il contatto di due referenti, uno per il gruppo di consulenti e l’altro per il gruppo di giornalisti.

Di questo gruppo di lavoro faranno parte:

  • Lorenzo Bagnoli Irpimedia
  • Alessia Cerantola Occrp-Id – Organized Crime and Corruption Reporting Project – Investigative dashboard
  • Francesca Folda consulente strategica impatto sociale, ex Amani Institute, ex Panorama, ex Sky
  • Matteo Garavoglia Centro di giornalismo permanente
  • Stefano Martinazzo Commercialista, consulente su dati finanziari, analisi di bilancio, frodi finanziarie
  • Angelo Mincuzzi Il Sole 24 Ore
  • Andrea Nicastro Corriere della Sera
  • Michele Riccardi Transcrime – Università Cattolica
  • Riccardo Saporiti Il Sole 24 Ore, Data Ninja
  • Leo Sisti International Consortium of Investigative Journalists
  • Stefano Vergine EIC – European Investigative Collaboration

Giornalismo di inchiesta: in autunno parte un ciclo di corsi di formazione

Il primo corso si terrà a Milano il 5 ottobre e avrà un titolo programmatico: Come si fa oggi un’inchiesta. Organizzato in collaborazione con il consorzio giornalistico Irpimedia, il corso vuole offrire strumenti utili per realizzare lavori dal passo lungo, alternativi rispetto all’informazione istantanea ed erroneamente ritenuti troppo costosi. Il corso pone anche il problema di cosa accade dopo la pubblicazione di un’inchiesta, stimolando i partecipanti a costruire dei percorsi di collaborazione per diffondere maggiormente l’inchiesta. Questo modulo rappresenta la prima tappa di un percorso formativo che avrà anche una successiva declinazione laboratoriale. In una serie di workshop (massimo 15 iscritti), in programma nei prossimi mesi, IrpiMedia metterà a disposizione dei partecipanti strumenti, tecniche e database per lavorare su un proprio progetto d’inchiesta.

Formazione: dati, podcast, videomaking e ambiente

Data Journalism. A settembre ripartiremo da qui: come raccogliere e analizzare i dati relativi a una tematica da approfondire, come mapparli e interpretarli grazie alle funzioni avanzate di Excel, come leggerli attraverso strumenti di data visualization, come fare data analytics, cioè pulirli e modellizzarli per scoprire informazioni utili e trarre conclusioni informate. Lo faremo in tre corsi che troverete sulla piattaforma nazionale di formazione a partire dal 31 luglio e che organizzeremo insieme al Cefriel, il consorzio che per il Politecnico di Milano si occupa di innovazione digitale. Le date: 20 settembre; 27 settembre; 3 ottobre. Saranno corsi in streaming, con un massimo di 70 partecipanti secondo la logica dei corsi di qualità a prezzo simbolico che abbiamo già avviato e che potete trovare nuovamente illustrata qui.

Multimedialità. In collaborazione con Primo Piano Academy, abbiamo organizzato in ottobre tre corsi di taglio laboratoriale volti a fornire le migliori tecniche per creare da zero podcast editoriali (il 10 ottobre), per realizzare video di impatto per tv-web e social (il 18 ottobre) e per creare campagne social per promuovere lavori editoriali (il 24 ottobre). Saranno i primi tre corsi di una serie di otto che si terranno nei mesi successivi. Tutti i dettagli a partire dal 31 luglio sulla piattaforma.

Ambiente. Tema che in questi giorni sta comprensibilmente dominando la discussione collettiva. Lo faremo con due corsi (il 20 e il 25 settembre) dedicati a fare il punto sulla criminalità ambientale in Lombardia.  I due corsi – organizzati presso l’Università Statale di Milano – sono organizzati in collaborazione con il Centro di ricerca sulla criminalità organizzata (Cross) dell’Università di Milano. Attraverso il contributo di magistrati, forze dell’ordine e studiosi faranno il punto sul ruolo delle mafie nella commissione ed esecuzione di reati contro l’ambiente.