La World Federation of Exchanges pubblica una nota orientativa sui principi della Green Equity

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WFE: nota orientativa sui principi delle Green Equity

La definizione di Green Equity è complementare a obbligazioni e altri strumenti finanziari, e le loro caratteristiche vanno in qualche modo condivise e regolamentate.

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Uno degli obiettivi chiave dell’Accordo di Parigi, stipulato nel 2015 tra gli Stati membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), è garantire che i flussi finanziari siano coerenti con un percorso verso uno sviluppo a basse emissioni e resiliente ai cambiamenti climatici. Nel 2020 IFC International Finance Corporation ha lanciato il Green Equity Approach (GEA) per aiutare i clienti degli istituti finanziari a ridurre la loro esposizione a progetti legati al carbone in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Quest’anno (2023) IFC sta compiendo il passo successivo verso l’allineamento con le ambizioni dell’Accordo di Parigi introducendo un aggiornamento alla GEA in base al quale IFC inizierà a richiedere l’impegno da parte dei partecipanti di non creare e finanziare nuovi progetti nel settore del carbone.

La World Federation of Exchanges

La World Federation of Exchanges (WFE), l’organismo globale per le borse valori e le CCPs, ha pubblicato la sua nota guida sui principi delle Green Equity. I Principi costituiscono il primo quadro globale per designare le azioni quotate come green.

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Le CCP (Central clearing counterparty) svolgono un ruolo sempre più importante nel sistema finanziario. Aumentano la trasparenza del mercato e riducono i rischi, in particolare nei mercati dei derivati. Una controparte centrale di compensazione è un’infrastruttura di mercato che funge da controparte per entrambe le parti di una transazione in uno strumento finanziario. Sono essenziali per il sistema finanziario perché gestiscono quantità significative di rischio di controparte e costituiscono un collegamento tra più banche, altre controparti finanziarie e società.

I Green Equity Principles della WFE si basano su 5 pilastri

  • L’importo dei ricavi/investimenti di un’azienda che deve derivare da attività “verdi”.
  • Utilizzo di una tassonomia specifica.
  • Governance (ovvero i requisiti di quotazione esistenti).
  • Valutazione annuale da parte di revisori approvati.
  • Informativa sui processi e sulle revisioni relative alla classificazione verde.

La nota orientativa espone considerazioni pratiche per le borse che desiderano stabilire offerte in linea con la classificazione WFE Green Equity e copre i principi stessi, nonché questioni operative come:

  • Definizione della responsabilità all’interno della borsa per la supervisione della classificazione
  • Indicazione dei processi rilevanti compresi i criteri per revocare la classificazione
  • Sviluppo del marchio di classificazione e fornitura di informazioni al pubblico
  • Criteri per valutare l’adeguatezza dei revisori

Nandini Sukumar, amministratore delegato della WFE, ha dichiarato: “I Green Equity Principles della WFE rappresentano un traguardo significativo raggiunto dal settore dei cambi globali. La nota orientativa, pubblicata oggi, fornisce agli aspiranti scambi gli strumenti per fare la loro parte nell’aumentare la trasparenza nella finanza sostenibile e contrastare i rischi di greenwashing mentre ci muoviamo verso un’economia globale più sostenibile”.

I Principi e le Linee Guida sono stati sviluppati in risposta ai membri della WFE in tutto il mondo che cercano di personalizzare le offerte per i clienti che desiderano ottenere maggiore visibilità delle attività verdi. Gli scambi stanno cercando di apportare chiarezza, coerenza e rigore al concetto di verde e di contrastare il greenwashing. Stabilendo i Principi, la WFE mira a contribuire al riconoscimento internazionale tra le varie offerte, supportando così le attività di investimento transfrontaliere.

Il progresso verso un’economia sostenibile

L’obiettivo alla base di questi principi e linee guida è quello di promuovere tutti i mercati azionari regolamentati nel sostenere il progresso verso un’economia sostenibile, analogamente ad altre offerte, come i green bond, i social bond, le obbligazioni sostenibili e le obbligazioni legate alla sostenibilità. Come evidenziato dall’indagine annuale sulla sostenibilità della WFE, nel 2021 i green bond sono stati i titoli verdi sostenibili più popolari offerti a livello globale.

In quanto custodi e guardiani dei mercati azionari regolamentati, le borse svolgono un ruolo chiave nel creare accesso ai mercati dei capitali consentendo pool di capitale profondi e liquidi, consentendo la scoperta dei prezzi e sostenendo la creazione di ricchezza. Il ruolo che svolgeranno nella finanza sostenibile[6] sarà ancora maggiore nel promuovere una crescita globale inclusiva e sostenibile e nell’incoraggiare orizzonti a lungo termine per il processo decisionale finanziario. Le azioni verdi possono svolgere un ruolo importante nel contribuire a creare un mondo più sostenibile.

La classificazione WFE Green Equity

Le borse sono state invitate ad esplorare come questi Principi e successivamente le Linee Guida potrebbero essere applicati nelle rispettive giurisdizioni, tenendo conto dei requisiti legislativi e regolamentari esistenti. Anche se questi principi e linee guida non sono obbligatori né impongono nuovi standard formali aggiuntivi per la quotazione, i criteri minimi delineati in questi principi e linee guida devono essere soddisfatti affinché una borsa possa utilizzare la classificazione WFE Green Equity come parte delle sue offerte.

I Principi di Green Equity della WFE e la Nota orientativa sui Principi di Green Equity della WFE saranno ora aperti alla consultazione pubblica fino al 15 gennaio 2024. Si prega di inviare feedback a consultazioni@world-exchanges.org

Il rapporto completo WFE può essere scaricato qui.