Propensione per l’incertezza, è giunto il momento di riconsiderare i mercati azionari?

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Da marzo 2022, la Federal Reserve (Fed) statunitense ha aumentato il proprio tasso di interesse di riferimento di oltre il 5%, rispondendo a livelli di inflazione che non si registravano dagli anni ‘80. Altre banche centrali dei mercati sviluppati a livello globale hanno avviato azioni analoghe. Di conseguenza, per la prima volta da decenni gli investitori hanno potuto accedere a rendimenti significativi sui depositi di liquidità e sui fondi del mercato monetario. Questi rendimenti interessanti, unitamente ai risultati negativi a doppia cifra dei mercati azionari globali nel 2022 e alla maggiore volatilità dei mercati registrata quest’anno, hanno comportato l’uscita di ingenti flussi dai fondi azionari verso i fondi del mercato monetario e i depositi vincolati.

Di recente, tuttavia, il mercato sta scontando sempre più una minore probabilità che si verifichino ulteriori rialzi dei tassi di interesse, che potrebbero addirittura subire dei tagli nel corso del 2024. I rischi di recessione si sono ampiamente ridotti, la crescita degli utili è aumentata. Qualora i tassi di interesse avessero effettivamente raggiunto il picco, la storia insegna che per gli investitori potrebbe essere giunto il momento di riportare le azioni all’interno dei loro portafogli. Se consideriamo gli ultimi periodi in cui la Fed ha smesso di aumentare i tassi di interesse, il rendimento medio delle azioni globali nei 300 giorni successivi è stato dell’11,8%, rispetto al 4,3% relativo alla liquidità. In effetti, l’enorme quantità di denaro che potrebbe tornare a confluire nei mercati azionari potrebbe di per sé contribuire a un rally di tali mercati.

Analisi più in dettaglio

Gli investitori che all’inizio dell’anno hanno abbandonato le azioni per passare alla liquidità o alle obbligazioni a breve termine, seguendo l’esempio di molti operatori del settore della gestione patrimoniale, potrebbero chiedersi se non abbiano già perso il rally. Dall’inizio dell’anno a fine agosto, le azioni globali sono salite del 14,8% rispetto al 3,6% della liquidità e all’1,7% delle obbligazioni a breve termine. Tuttavia, è stato ben documentato che la maggior parte di questi guadagni è attribuibile ai cosiddetti “magnifici 7”, ovvero Tesla, Apple, NVIDIA, Microsoft, Amazon, Meta e Alphabet, che da sole hanno contribuito a più del 50% del rendimento totale. Sebbene le prospettive di crescita di queste sette società possano rimanere solide in futuro, riteniamo che vi siano ancora molte opportunità per le società con fondamentali interessanti in altri settori. Inoltre, l’ultimo consensus di mercato suggerisce sempre più un atterraggio morbido per l’economia globale. Con l’allontanarsi del rischio di recessione, il futuro appare più roseo per un’ampia gamma di società e i fattori di crescita secolari potrebbero registrare guadagni significativi per coloro che beneficiano di tendenze a lungo termine quale l’innovazione nel settore sanitario e gli effetti complessivi dell’IA.

In seguito al cambiamento dirompente rappresentato dal COVID e agli eventi in Ucraina, riteniamo che si stia verificando una desincronizzazione dell’economia globale. Di fatto, alcuni settori hanno già subito la loro recessione: quello dei viaggi ha registrato una recessione acuta durante il COVID, ma da allora si è costantemente ripreso; i semiconduttori hanno avuto una massiccia correzione delle scorte l’anno scorso, ma ora il settore si sta riprendendo, mentre l’edilizia abitativa ha subito un forte shock con l’aumento dei tassi di interesse, ma ora sembra a sua volta in ripresa. Ci sono tuttavia altri settori che continuano a rallentare: l’energia ne è un buon esempio, così come alcuni comparti del settore manifatturiero. In questo contesto, la selezione dei titoli sarà fondamentale. Un approccio attivo agli investimenti è in grado di ridurre i rischi di investire in società con valutazioni eccessive e di individuare opportunità interessanti in settori poco apprezzati. Questo vale in generale per qualsiasi contesto di mercato, ma riteniamo che le tendenze secolari di alcuni settori possano offrire agli investitori solide opportunità a lungo termine.

Motivi per accogliere con favore la situazione attuale

Tra le aree che riteniamo offrire particolari opportunità vi sono le seguenti:

Sanità: Ci stiamo affacciando a un’epoca d’oro per lo sviluppo di farmaci che potrebbero migliorare notevolmente la qualità della vita delle persone grazie ai progressi della terapia genica, del sequenziamento del DNA, nonché della diagnostica e del trattamento basati sull’intelligenza artificiale (IA).

IA: Il prossimo impulso al trend della rivoluzione digitale verrà dall’adozione di massa e dalla commercializzazione dell’IA. Poiché l’IA permea ormai ogni aspetto delle nostre vite, la profondità della ricerca globale diventerà ancora più cruciale per individuare investimenti di successo a lungo termine. La gamma di opportunità è enorme e comprende calcolo (processori, stoccaggio, memoria), infrastrutture, sviluppatori e beneficiari virtualmente infiniti in tutti i principali settori.

Prodotti Industriali: Un’ondata pluriennale di incentivi fiscali potrebbe sostenere una futura ripresa economica solida negli Stati Uniti. Riteniamo che leggi come l’Infrastructure Investment and Jobs Acts (IIJA), che prevede una nuova spesa di 500 miliardi di dollari da qui al 2030, favoriranno diverse società di carattere ingegneristico ed edilizio, oltre a quelle che operano nel settore dei materiali da costruzione. Inoltre, il reshoring dovrebbe favorire diverse società che sfruttano l’automazione.

Implicazioni per gli investimenti

Sebbene la liquidità offra attualmente un rendimento interessante rispetto alla storia recente e funga da bene rifugio in un contesto di incertezza economica, evitando le azioni gli investitori corrono il rischio di un calo dei rendimenti in futuro nonché di un costo opportunità relativo alla perdita di ottimi guadagni. La combinazione di spread più elevati e rendimenti in calo presenta opportunità interessanti nel comparto obbligazionario, ma per ottenere un portafoglio ben bilanciato con un potenziale di rendimento più elevato nel corso del tempo è necessario abbinare a questo un ritorno selettivo agli investimenti azionari. Storicamente, le performance delle azioni sono state ottime dopo la fine delle politiche di stretta monetaria. A nostro avviso, è giunto il momento di riconsiderare i mercati azionari, adottando un approccio attivo in grado di offrire flessibilità e diversificazione in un contesto di mercato in espansione, bilanciando al contempo rischi e opportunità.