L’IT wallet è in arrivo? Non proprio … c’è ancora qualche ostacolo. L’EUDI Wallet Consortium

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L’IT wallet è un portafoglio digitale che permette di conservare e usare i propri documenti in formato elettronico: ad esempio la carta d’identità, la patente, la tessera sanitaria e così via, senza il rischio di perderli. L’IT wallet avrebbe dovuto essere disponibile già all’inizio del 2024 all’interno dell’app IO, che d’altra parte già consente di accedere ai servizi della pubblica amministrazione con SPID o CIE. L’IT wallet sarà compatibile con le normative europee e ti faciliterà la vita quotidiana, garantendo la sicurezza e la privacy dei dati personali dell’utilizzatore.

EUDI Wallet Consortium

L’EUDI Wallet Consortium (EWC) si concentra su un caso d’uso specifico: le ricerche mostrano che, dopo i social media e la messaggistica, l’eCommerce è l’uso più importante sul web per gli europei. Per affrontare questo tema, nel Consorzio si stanno sperimentando casi d’uso frequenti, come il pagamento dei viaggi: obiettivo è dimostrare come si possano rivoluzionare anche molti altri casi d’uso dell’eCommerce.

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Con oltre 60 partecipanti, provenienti sia dal settore privato, sia da quello pubblico, il Consorzio rappresenta quasi tutti i Paesi dell’UE e dell’EFTA più l’Ucraina ed è in grado di fornire servizi paneuropei e promuovere il mercato unico interno digitale e oltre. Guidato dalle autorità governative svedesi e finlandesi, è supportato da esperti del settore dei viaggi e dei pagamenti, nonché da un gran numero di partner tecnologici con esperienza in identità digitale, servizi fiduciari, applicazioni di portafoglio e integrazione di queste tecnologie nei servizi online.

L’utilizzo del portafoglio EUDI per i pagamenti rappresenterà un importante passo avanti nel facilitare l’eCommerce sicuro per tutte le parti. Questi elementi di base saranno messi a disposizione di tutti gli altri consorzi pilota.

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Organisational digital identity

Gli scenari pilota richiedono la collaborazione di una moltitudine di partner europei come fornitori di portafogli, attestati e altri servizi fiduciari, dati di identificazione personale (PID)/identità digitale organizzativa (ODI), utilizzatori come agenzie di viaggio, compagnie aeree, operatori di traghetti e fornitori di servizi di pagamento internazionali. Gli scenari pilota saranno valutati e testati da un gran numero di utenti finali in tutta Europa per ottimizzare l’esperienza dell’utente e identificare gli ostacoli e i fattori abilitanti all’adozione e al ridimensionamento del portafoglio di identità digitale dell’UE. Il portafoglio EUDI fa parte della proposta di regolamento eIDAS2, che fornirà a tutti i cittadini europei l’accesso a un’identità digitale affidabile fornita dal loro governo e accettata in tutti gli Stati membri dell’UE e nell’EFTA.

Come funzionerà IT Wallet in Italia

L’IT Wallet rappresenta uno degli investimenti legati al piano per la digitalizzazione dei dati personale e della pubblica amministrazione. Al fine di avviare questo progetto sono stati utilizzati 1.7 miliardi di euro. Per alcuni mesi, a partire da questi giorni di febbraio, si procederà con una sperimentazione tecnica, sotto il controllo del dipartimento per la trasformazione digitale del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessio Butti. Lo step successivo, con l’apertura a tutti i cittadini maggiorenni, dovrebbe partire da giugno 2024, ma molto più probabilmente dovremo attendere settembre 2024.

Chiunque decida di accedere al proprio portafoglio digitale gratuito, avrà subito modo di caricare i documenti certificati tramite firma elettronica, direttamente sull’applicazione IO. Vedrà poi arrivare la carta d’identità digitale, insieme con tessera sanitaria e carta della disabilità, entro quest’anno. Per la patente occorrerà attendere, invece, la terza fase, nella quale ci sarà spazio anche per tessera elettorale e passaporto digitale.

Ursula von der Leyen

“Ogni volta che un’app o un sito web ci chiede di creare una nuova identità digitale o di accedere facilmente tramite una grande piattaforma, non abbiamo idea di cosa ne sia veramente dei nostri dati” dichiarava nel 2020 Ursula von der Leyen, all’inizio del progettoPer questo motivo, la Commissione proporrà presto un’identità digitale europea sicura. Qualcosa di affidabile, che ogni cittadino potrà usare ovunque in Europa per fare qualsiasi cosa, da pagare le tasse a prendere a noleggio una bicicletta. Una tecnologia che ci consenta di controllare in prima persona quali dati vengono utilizzati e come”.