Terza emissione del BTP Valore a confronto con il Conto Deposito: quale scegliere?

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La terza emissione del BTP Valore è partita e continuerà fino alle 13.00 del prossimo 1° marzo 2024. I piccoli risparmiatori privati hanno la possibilità di accedere all’obbligazione tramite il proprio Home Banking, con un lotto minimo di 1.000 euro ma con la possibilità di investire un importo superiore (considerando multipli di 1.000 euro), in base alle proprie necessità. Il tasso di interesse garantito, oltre al premio fedeltà finale e alla tassa agevolata, rendono il BTP Valore uno dei prodotti più interessanti del momento per i mercati finanziari.

In contrapposizione al BTP Valore, per i risparmiatori privati continua ad essere possibile sfruttare soluzioni di risparmio remunerato con interessi particolarmente vantaggiosi. Il Conto Deposito, anche grazie alla protezione fino a 100.000 euro per risparmiatore garantita dal Fondo Interbancario a Tutela dei Depositi, è una soluzione alternativa da non scartare e con più opzioni di durata a disposizione dei risparmiatori.

La nuova indagine dell’Osservatorio ConfrontaConti.it ha analizzato le caratteristiche del BTP Valore oltre che le migliori proposte disponibili in questo momento sul mercato per i risparmiatori che intendono puntare su di un Conto Deposito. Il BTP ha una durata più lunga rispetto alla maggior parte dei Conto Deposito a lunga scadenza (6 anni, con premio fedeltà, contro 5 anni, con o senza opzione di svincolo).

A parità di importo investito, il guadagno medio netto annuale premia la migliore soluzione di Conto Deposito (non svincolabile) attualmente disponibile sul mercato finanziario. Per i risparmiatori, quindi, le opzioni per l’accesso a un prodotto vantaggioso, in grado di garantire un aumento del valore della propria liquidità, non mancano di certo.

Le caratteristiche della terza emissione del BTP Valore

Le caratteristiche della terza emissione del BTP Valore sono state comunicate nella giornata di venerdì 23 febbraio. La collocazione del BTP è partita, invece, il 26 febbraio e continuerà fino al prossimo 1° marzo 2024. Lo schema da seguire, per valutare il rendimento minimo, è molto semplice. Per i primi 3 anni, infatti, è previsto un tasso lordo annuo pari al 3,25%. Nel corso del tempo, però, il BTP diventa più remunerativo.

Successivamente, infatti, dal 4° al 6° anno, il tasso salirà fino al 4%. Da segnalare anche un premio finale fedeltà pari allo 0,7% del capitale investito. Il BTP Valore ha una tassazione agevolata, come per tutti i titoli di Stato, al 12,5%, sia per le cedole trimestrali sia per il premio fedeltà. Da segnalare anche l’esenzione dalle imposte di successione e l’esclusione dal calcolo ISEE, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024.

Quanto si guadagna con il BTP Valore

Il guadagno netto derivante dal BTP Valore è strettamente collegato all’importo investito. Nell’ipotesi di investire 30.000 euro, ad esempio, è previsto un guadagno netto complessivo (dopo 6 anni, considerando il premio fedeltà) di circa 5.893 euro (il capitale investito, quindi, crescerà del 19,64%). Questo dato si traduce in un guadagno medio annuale pari a circa 982 euro. Con un investimento di 100.000 euro, invece, è possibile ottenere un guadagno netto complessivo pari a circa 19.643 euro mentre il guadagno medio annuale risulta di circa 3.273 euro.

Conto Deposito: un’alternativa conveniente al BTP Valore

Per i risparmiatori che, in questo momento, hanno liquidità in eccesso c’è la possibilità anche di valutare soluzioni di risparmio come il Conto Deposito, in alternativa o da affiancare al BTP Valore. Le proposte delle banche per il Conto Deposito si estendono, in genere, fino a 5 anni. Con la migliore proposta disponibile sul mercato, per un deposito non svincolabile a 5 anni, è possibile sfruttare un tasso di interesse lordo del 4,75% (costante per tutta la durata del deposito e con una tassazione del 26%; c’è da considerare anche l’imposta di bollo annuale dello 0,2% dell’importo depositato).

Conservando la liquidazione trimestrale, questa soluzione consente di ottenere un guadagno netto complessivo di 4.977 euro, in caso di deposito di 30.000 euro, e di 16.593 euro, in caso di deposito di 100.000 euro (importo integralmente coperto dal Fondo Interbancario a Tutela dei Depositi). Nel primo caso, il guadagno medio annuo è di circa 995 euro mentre nel secondo si sale fino a 3.318 euro.

Scegliendo un Conto Deposito svincolabile, invece, è possibile arrivare fino al 4,5% (sempre su 5 anni). In questo caso, il guadagno netto è di 4.700 euro per un deposito di 30.000 euro e di 15.667 euro per un deposito di 100.000 euro. Il guadagno annuale medio (nell’ipotesi in cui non venga esercitata la clausola di svincolo anticipato) è di, rispettivamente, 940 euro e 3.133 euro.

BTP Valore o Conto Deposito: quale conviene?

Il confronto sul guadagno annuo medio vede in leggero vantaggio il Conto Deposito Non Svincolabile rispetto al BTP Valore, con 13 euro in più nel primo caso e 44 euro in più nel secondo caso. Da notare un’importante differenza: il BTP Valore include un anno in più rispetto alla migliore proposta per il Conto Deposito a 5 anni, con un rendimento lordo garantito al 4%, sempre con tassazione agevolata.

Anche se il BTP può essere venduto (alle condizioni di mercato), mantenere l’investimento fino alla fine permette di ottenere il premio fedeltà (incluso nel calcolo del guadagno netto annuale medio). Scegliendo invece il Conto Deposito, i risparmiatori hanno la possibilità di scegliere tra più opzioni, sia per quanto riguarda il vincolo (la cui presenza fa aumentare il rendimento) sia per quanto riguarda la durata, per individuare la soluzione giusta per le proprie esigenze.

Un deposito vincolato, oltre a offrire un guadagno maggiore dopo 5 anni, pur mantenendo la possibilità di accedere a una liquidazione trimestrale, consente al risparmiatore di rientrare in possesso del capitale in anticipo di un anno e, quindi, di poter valutare nuove opzioni di investimento e risparmio, con condizioni di mercato che, ad oggi, è praticamente impossibile anticipare con precisione. Si tratta, però, di un parametro da considerare in fase di scelta.

Bisogna evidenziare, infine, per i risparmiatori alla ricerca di un prodotto a breve/medio termine, che c’è sempre la possibilità di puntare su di un Conto Deposito di durata inferiore. In questo momento, infatti, un deposito a 12 mesi permette di accedere a un tasso di interesse lordo annuo fino al 4,25% (tasso netto del 3,15%) mentre con un deposito a 24 mesi è possibile salire fino al 4,75% (3,52% netto).