Segnali di rialzo per il bitcoin e le criptovalute in attesa dell’halving

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Dopo la forte performance del 2023, con il bitcoin che ha registrato una crescita del 157%, e un inizio del 2024 ricco di eventi, con il lancio di 11 ETF spot sul bitcoin negli Stati Uniti, le prospettive per le criptovalute appaiono positive. Guardando al resto dell’anno, notiamo che molti catalizzatori rialzisti sono già in atto e potrebbero far salire il loro prezzo:

• l’adozione è in crescita, con il bitcoin che sta per raggiungere un miliardo di utenti.
• L’istituzionalizzazione del bitcoin e delle criptovalute è ben avviata, con i wrapper regolamentati ora disponibili in gran parte del mondo.
• L’ambiente macro sta iniziando a offrire maggiore sostegno, con il denaro che ricomincia a circolare nell’anno delle elezioni americane e tagli dei tassi previsti negli Stati Uniti e in Europa nel secondo semestre.
• L’imminente quarto dimezzamento porterà a una riduzione dell’offerta di bitcoin.
Ovviamente, l’andamento delle criptovalute a febbraio e inizio marzo non ci induce a rivedere le nostre aspettative. Sebbene prevedere un obiettivo di prezzo per le stesse sia un’impresa ardua, se ci si rifà alla storia, potremmo assistere a uno shock di domanda e offerta che potrebbe portare il bitcoin a nuovi massimi nei prossimi 18-24 mesi.

L’adozione delle criptovalute è in crescita

Se osserviamo l’adozione delle innovazioni tecnologiche nel tempo, notiamo che tutte attraversano lo stesso ciclo, a partire dagli early adopter fino all’adozione di massa. Con il passare del tempo, il ritmo tende ad aumentare. Per internet, il ciclo di adozione è stato molto rapido, passando da meno di 10 milioni di utenti nel 1992 a un miliardo nel 2005, ovvero un periodo di 13 anni. Il bitcoin è già passato da 1 milione di utenti nel 2016 a 350 milioni nel 2021 e si prevede che riuscirà a raggiungere il miliardo di utenti già nel 2025, dopo soli nove anni.

Una tale velocità di adozione esponenziale rappresenta un’ulteriore fonte di domanda che potrebbe mettere sotto pressione la già limitata offerta. Non dimentichiamo che, al momento del quarto dimezzamento, il 96,9% di tutti i bitcoin che è possibile emettere è già stato emesso.

L’istituzionalizzazione delle criptovalute: il traguardo potrebbe essere all’orizzonte

In Europa, gli ETP (exchange-traded product) sulle criptovalute con copertura fisica sono disponibili da anni. Noi di WisdomTree abbiamo lanciato il nostro primo ETP sul bitcoin nel 2019 e negli ultimi cinque anni abbiamo dimostrato la nostra posizione di leadership attraverso la nascita di una nuova asset class, che dovrebbe far parte di qualsiasi portafoglio diversificato e multi-asset. Dopo esserci sentiti inizialmente soli nello spazio delle criptovalute, ora intravediamo il traguardo, per così dire. Con il lancio degli ETF (exchange-traded fund) spot sul bitcoin negli Stati Uniti il 10 gennaio, i veicoli regolamentati di investimento in criptovalute sono ormai disponibili nella maggior parte delle giurisdizioni e il dibattito sull’inclusione delle stesse nei portafogli è passato dal concentrarsi sul “perché?” al valutare il “quanto?”. I gestori di fondi multi-asset affermati, come Blackrock, stanno aggiungendo il bitcoin ai loro portafogli. Abbiamo ormai superato il momento in cui i gestori erano preoccupati di essere i primi ad aggiungere il bitcoin alla loro asset allocation.

L’ultimo asset ad attraversare una fase di istituzionalizzazione è stato l’oro. Prima del lancio del GLD nel 2004, gli investitori avrebbero dovuto trovare un modo per custodire l’oro fisico, il che rappresentava una barriera operativa significativa per gli investimenti istituzionali. Il lancio del GLD ha aperto le porte alla sua istituzionalizzazione e inclusione nei portafogli multi-asset, portando a un rally dei prezzi che non si è mai arrestato. Negli ultimi 20 anni il prezzo dell’oro non è mai sceso, nemmeno lontanamente, ai livelli precedenti al GLD.

L’ulteriore domanda creata dagli investitori in tutto il mondo, che hanno potuto accedere al metallo in modo facile, unita a un’offerta limitata, ha portato i prezzi al rialzo. I 7,6 miliardi di dollari di flussi NETTI che si sono riversati negli ETF spot sul bitcoin negli Stati Uniti nel giro di otto settimane potrebbero essere solo l’inizio.

Il quarto dimezzamento/halving potrebbe portare a uno shock di domanda e offerta

Il “dimezzamento” si applica direttamente alla ricompensa che i miner ottengono per la risoluzione dell’algoritmo proof-of-work. Tale ricompensa dovrebbe dimezzarsi nuovamente ad aprile 2024, come previsto dalla “politica monetaria” del bitcoin. Storicamente, i precedenti dimezzamenti hanno portato ad aumenti dei prezzi prima dell’evento e, soprattutto, dopo. Nei 15-18 mesi successivi ai precedenti dimezzamenti abbiamo osservato guadagni percentuali di:

• circa 91 volte (9.106,5%) nel primo;
• circa 28 volte (2.782,0%) nel secondo;
• circa 7 volte (684,3%) nel terzo.
Un modesto guadagno di appena il 100% rispetto ai livelli attuali potrebbe portare il bitcoin a superare i 100.000 dollari.

Figura 3: Andamento dei prezzi prima e dopo i dimezzamenti. Cosa potrebbero significare per il 2024 e il 2025?

Fonte: WisdomTree.

 

La prossima ondata di applicazioni killer potrebbe essere favorita dagli aggiornamenti previsti per Ethereum

Passando ad altre criptovalute, nel 2024 si prevede che Ethereum effettui l’aggiornamento “proto-danksharding”, che consentirà transazioni più economiche e veloci per le soluzioni layer 2. Le soluzioni layer 2 sono protocolli eseguiti sopra Ethereum che gestiscono le transazioni off-chain, raggruppandole e regolandole su Ethereum, riducendo la congestione e le commissioni sulla rete principale.

Con questi aggiornamenti, Ethereum mira a risolvere il problema della scalabilità che ha afflitto molte piattaforme blockchain e a guadagnare un vantaggio sui suoi concorrenti, come Solana, che sostiene di offrire un throughput più elevato e costi inferiori. La visione di Ethereum è quella di diventare la blockchain decentralizzata di base compatibile con molteplici soluzioni layer 2 e applicazioni decentralizzate (dApp), creando un mondo web3 in cui gli utenti abbiano maggiore controllo, privacy e libertà sulle proprie attività online. Si tratta di uno scenario interessante per gli investitori in Ethereum.