Elezioni tedesche: potrebbero nascere occasioni di investimento

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I gestori di Fidelity International, Christian von Engelbrechten e Nick Peters hanno commentato i risultati delle elezioni in Germania

Secondo Christian von Engelbrechten, Gestore del fondo Fidelity Germany Fund, i piccoli partiti sono i veri vincitori di questa tornata elettorale, ma questo non provoca reazioni negative sul mercato. Le possibili fluttuazioni a breve termine sono invece la vera opportunità per fare acquisti.
Se si formasse una coalizione “Giamaicana” (governo costituito dalla CDU, FDP e Verdi), si potrebbe generare un nuovo impulso per riforme importanti, visto che negli ultimi anni c’è stato un certo immobilismo sotto questo punto di vista. Vantaggi si potranno avere per quei settori dell’economia che verranno sostenuti da ciò che la coalizione sarà in grado implementare.
Il CDU è quasi sempre riuscito a portare avanti la propria politica anche quando, nella coalizione precedente, l’SPD era il partito di governo più forte. Pertanto, ritengo che verrà portata avanti una politica stabile e robusta, con riforme minime e pochi stimoli di crescita che continueranno a mantenere equilibrato il bilancio nazionale.
Von Engelbrechten conclude suggerendo di evitare aziende che hanno bisogno di un ciclo economico particolarmente positivo per cresce al meglio.

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Per Nick Peters, Gestore multi asset della gamma GMAT, di Fidelity International, gli investitori hanno visto confermata l’aspettativa di vittoria di Angela Merkel, ma la sorpresa si è avuta sui risultati: da una parte, il CDU e l’SPD hanno registrato il peggior risultato dal 1949, dall’altra, è stato registrato il successo dell’AfD, in particolare nella Germania orientale.
Se questo crea una situazione politica più incerta, la probabilità di una coalizione “Giamaicana” (CDU, Verdi e FDP) è veramente alta.
Il contesto complessivo dopo le elezioni rimane, quindi, relativamente immutato, anche grazie ad una “zona euro” che gode di una crescita forte e sincronizzata.

Nick Peters rimane positivo sui titoli azionari europei, in quanto dovrebbero trarre vantaggio dal quadro fondamentale decisamente positivo.
Il mercato azionario continentale è in ritardo rispetto agli altri mercati sviluppati (escludendo l’effetto cambio) e offre quindi un buon potenziale di crescita, in particolare grazie a valutazioni a sconto rispetto ai “fondamentali”. Molte aziende europee potranno beneficiare della crescita della domanda interna e dall’eventuale riduzione delle imposte. I governi di Merkel hanno sempre sostenuto la crescita tedesca soprattutto attraverso la competitività esterna e, anche se fosse necessario riequilibrare l’economia in qualche modo, è molto probabile che il nuovo governo manterrà questo atteggiamento. Si delinea quindi uno scenario positivo per le esportazioni e per i settori collegati ad esse (come ad esempio i beni industriali e l’healthcare); il settore automobilistico invece deve affrontare alcune sfide importanti che condizioneranno la sua perfomance.

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Sul fronte obbligazionario invece “i Bund sembrano sopravvalutati rispetto ad altri mercati obbligazionari, in particolare con la BCE che potrebbe probabilmente avviare, nei prossimi mesi, una politica monetaria restrittiva ” conclude Nick Peters.