In piena Fase 2, il bilancio delle esportazioni dell’industria ittica norvegese, il secondo più grande esportatore di pesce al mondo

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L’industria ittica norvegese in questi mesi è stata pienamente operativa ed ha saputo far fronte alle mutevoli esigenze dei consumatori di tutto il mondo.

I principali cambiamenti che hanno coinvolto il settore sono stati la crescita della vendita al dettaglio con un aumento della domanda di prodotti con date di scadenza più lunghe, come i prodotti congelati, secchi e salati, e lo shopping online. Sono significativi in questo contesto i dati delle esportazioni di marzo che mostrano come i volumi del merluzzo congelato sono aumentati del 18% rispetto a marzo 2019.

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“In questa difficile situazione si sta compiendo uno sforzo incredibile per garantire che i nostri prodotti ittici raggiungano i consumatori di tutto il mondo. Stiamo assistendo ad una forte pressione per il mercato del pesce fresco e a uno spostamento verso i prodotti trasformati, la nostra industria ittica si sta adattando rapidamente ai cambiamenti del mercato, mettendo in evidenza la robustezza e l’adattabilità che la contraddistinguono”, ha affermato Odd Emil Ingebrigtsen, Ministro della pesca e dei prodotti ittici.

Molti di questi cambiamenti potrebbero prendere piede anche per il futuro. I consumatori si stanno abituando allo shopping online e sempre di più si sta affermando la tendenza dell’home restaurant, ovvero cucinare in casa, piatti sani e gourmet, proprio come se si fosse al ristorante, coinvolgendo tutta la famiglia. “Questa potrebbe effettivamente essere un’opportunità per i prodotti ittici, poiché le persone vogliono condurre una vita più sana e più rispettosa dell’ambiente. Allo stesso tempo, non vi è dubbio che la riduzione del potere d’acquisto sarà una sfida per molti “, afferma Trym Eidem Gundersen, Direttore Italia del Norwegian Seafood Council.

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Il modo in cui il coronavirus ha influenzato le esportazioni di pesce norvegese è diverso da mercato a mercato; in alcuni mercati c’è una crescita dei volumi, come ad esempio in Cina, Portogallo e Polonia, mentre in altri, come in Italia e Francia, si registra un calo. Ad aprile il volume di esportazioni di salmone è stato relativamente stabile, dalle 168.000 tonnellate del 2019 a 167.000 tonnellate. In particolare, le esportazioni di filetto di salmone fresco sono aumentate dell’8% e di filetto congelato del 36%, mentre quelle del salmone intero fresco sono diminuite del 2%, segnando un – 6% in Asia e un -1% in UE.

Per quanto riguarda il merluzzo si è assistito a un calo delle esportazioni di merluzzo intero fresco sia per la riduzione della domanda sia per la riduzione delle catture a causa del maltempo. Allo stesso tempo, si è assistito all’aumento della domanda di prodotti preconfezionati surgelati e freschi in diversi mercati come in Portogallo, Polonia e Olanda. Tuttavia, la crescita del commercio al dettaglio non sembra compensare la perdita derivante dalla chiusura più o meno completa del segmento della ristorazione. Le esportazioni di merluzzo fresco sono in diminuzione rispetto al 2019 mentre le esportazioni di merluzzo intero congelato sono in aumento e nelle ultime settimane si è registrato un +26%.

“L’export del pesce fresco è stato colpito dalle restrizioni alle esportazioni e dalla riduzione della capacità del trasporto aereo delle merci. Contemporaneamente, il settore della ristorazione a livello globale è stato quasi completamente chiuso, facendo ridurre drasticamente la domanda. Tutto questo ha portato a un indebolimento della corona norvegese e, in alcuni dei nostri mercati più importanti come Asia e alcune nazioni europee, a un aumento in valore delle esportazioni” conclude Trym Eidem Gundersen.