Imprese prudenti nella richiesta di credito anche nel III trimestre 2023

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Nel III trimestre 2023 rimane stabile la domanda di credito presentata dalle imprese italiane, con uno scostamento minimo del +0,1%, rispetto al corrispondente periodo del 2022. Non si riscontrano variazioni anche per l’importo medio (-0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) con un ammontare pari a 125.404 Euro (Fonte: Sistema di Informazioni Creditizie EURISC).

Se guardiamo alla tipologia di imprese, anche in questo caso la domanda non ha subito contraccolpi: le Società di capitali registrano una minima flessione del -0,2%; mentre le Imprese individuali hanno un aumento minimo del +0,6%. Dopo due trimestri consecutivi di importo medio richiesto in decisa crescita, si registra il primo stop per le Imprese individuali con un -4,7% (35.334 Euro), mentre per le società di capitali lo scostamento è minimo, pari al +0,1% (167.035 Euro).

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Andamento delle richieste di credito da parte delle imprese italiane

Fonte: EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

“Perdura il sentimento di cautela per le imprese per quanto riguarda i piani di investimento. Le imprese preferiscono attingere alle proprie riserve per affrontare le spese correnti, e posticipare così piani di investimento di lungo periodo. Teniamo conto, però, che esiste una domanda latente che emerge dal nostro osservatorio ESG Outlook, e che individua in quasi il 60% delle imprese livelli medio-bassi di adeguatezza ESG. Questo significa che gli istituti di credito dovranno spingere su questa leva per intercettare il bisogno delle imprese a raggiungere i livelli ESG richiesti dall’Europa” – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.

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Se guardiamo alla classe di importo della domanda delle imprese notiamo che anche in questo caso la distribuzione non ha subito scossoni. Le fasce che catalizzano la domanda sono quelle per i piccoli importi, quindi entro i 5.000 Euro con una fetta del 30,7%, e quelle oltre i 50.000 Euro con il 28,4%.

 

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

 

Nonostante i significativi cambiamenti macroeconomici che hanno caratterizzato gli ultimi anni, la distribuzione della domanda per settori non ha subito variazioni significative: sul podio si mantengono i Servizi (25,6%), il Commercio (23,1%) e sull’ultimo gradino le Costruzioni (17,3%).