La Cina lavora al “nuovo” yuan

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Dopo la svalutazione a sorpresa di un mese fa, Pechino vuole la piena convertibilità della valuta, ha detto il presidente Xi Jinping al Wall Street Journal

Pechino lavora per dare allo yuan la piena convertibilità con le altre valute e la riforma avverrà in maniera “ferma e ordinata”.
Lo ha detto il presidente cinese, Xi Jinping, in un’intervista scritta al Wall Street Journal pubblicata oggi, in occasione dell’inizio del viaggio negli Usa in cui Xi incontrerà il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.

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In una delle prime dichiarazioni pubbliche a un media straniero, dopo la svalutazione a sorpresa della valuta cinese il mese scorso e dopo i crolli della Borsa di Shanghai che hanno fatto temere per la tenuta dell’economia di Pechino, Xi ha anche definito “moderato e gestibile” il calo delle riserve valutarie utilizzate per sostenere il prezzo della propria valuta dopo la svalutazione.

La Banca centrale cinese ha venduto ingenti quantitativi di titoli governativi americani: il mese scorso le riserve in valuta estera del Dragone sono scese di 93,9 miliardi di dollari, il calo mensile più sensibile dall’inizio delle registrazioni. 

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