Per Confindustria la ripresa si consolida

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L’associazione degli industriali rivede al rialzo le previsioni sul Pil italiano. Ma sottolinea che il paese risplende di luce riflessa più che di meriti propri

Confindustria rivede al rialzo le previsioni sul Pil italiano: nel 2015, secondo il Centro studi dell’associazione degli industriali, la crescita sarà dell’1% (dal più 0,8% stimato in giugno) e nel 2016 dell’1,5% (da più 1,4%).

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I dati non sono esattamente allineati con quelli comunicati in queste stesse ore dall’Ocse, che stima un più 0,7% nel 2015 e un più 1,3% l’anno prossimo.

Ma in comune c’è la valutazione di quali sono i motivi che stanno alla base della crescita, comunque positiva: il calo del prezzo del petrolio, i bassi tassi di interesse e il cambio dell’euro favorevole alle esportazioni.

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Fattori “esogeni”, sottolinea Confindustria: l’Italia “in questo momento risplende più di luce riflessa che di meriti propri”.

Secondo il presidente dell’associazione, Giorgio Squinzi, il governo deve “puntare più in alto” e “ritrovare una crescita di almeno il 2% annuo, e che sia determinata dalla propria capacità di stare sul mercato”.

Squinzi ha aggiunto di aspettarsi molto dalla legge di Stabilità e dagli annunciati tagli fiscali, giudicati “molto rilevanti”.

Qualche preoccupazione è espressa da Confindustria per quanto riguarda la Cina: se la crescita quest’anno dovesse ridursi al 4%, dal 7,3% del 2014, il Pil mondiale rallenterà al 2,3%, e l’impatto per l’Italia sarebbe di una contrazione di mezzo punto.

Il Centro studi degli industriali vede il rapporto deficit/Pil al 2,8% quest’anno e al 2,1% il prossimo (2,7% e 2% le previsioni precedenti), con un leggero peggioramento dovuto alle maggiori uscite; il debito/Pil al 133% nel 2015 e 132,6% nel 2016.

Il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere sotto il 12% solo il prossimo anno (11,8%) mentre per quest’anno la media è del 12,2%; la produzione industriale è vista in crescita dell’1,1% in luglio su base mensile, e la variazione congiunturale acquisita nel terzo trimestre si dovrebbe attestare a più 0,7%.