Cina, si arresta la frenata del manifatturiero

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Il dato definitivo dell’indice Pmi Markit, 47,2 punti, è superiore alla stima provvisoria fornita a settembre. Rallenta l’India

L’attività manifatturiera cinese non è in espansione. Ma le cose vanno meno peggio di quanto sembrava una settimana fa. 

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L’indice definitivo Pmi Markit/Caixin è risultato infatti pari a 47,2 punti, in calo rispetto ai 47,3 di agosto, ma superiore alla stima provvisoria resa nota una settimana fa. Il dato, inoltre, è migliore rispetto alle previsioni degli analisti.

Si tratta comunque di un valore negativo, decisamente inferiore alla soglia dei 50 punti che separa la contrazione dell’attività dall’espansione.

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Il dato, peraltro, non coincide con quello ufficiale comunicato oggi dal Governo cinese, che ha confermato per settembre un Pmi della manifattura di 53,4 punti.

Intanto è scesa ai minimi degli ultimi sette mesi l’attività manifatturiera indiana: l’indice Pmi Markit, pur restando superiore alla soglia di 50 punti, è calato a 51,2 dai 52,3 di agosto.

Nei giorni scorsi, la banca centrale indiana ha tagliato per la quarta volta dall’inizio dell’anno i tassi di interesse, portandoli al 6,75%, con una sforbiciata dello 0,5%, superiore a quella attesa.