Manifattura italiana, avanti con fatica

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Il settore riduce l’andatura e a gennaio ritorna sui livelli di settembre dopo tre mesi di crescita ininterrotta. In flessione anche il Pmi nell’eurozona

Battuta di arresto a gennaio per il settore manifatturiero italiano che, dopo tre mesi di crescita ininterrotta, rallenta il tasso di espansione.
Lo mostra l’indagine mensile congiunturale sui direttori acquisto di categoria elaborato da Markit e Adaci, che misura un indice generale a quota 53,2, oltre due punti al di sotto di 55,6 – massimo da luglio – toccato a dicembre.

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Con questi numeri, il settore resta in territorio positivo ma regredisce ai minimi dallo scorso settembre.
A riportare la contrazione più significativa è stata la componente dei nuovi ordini, passata a 54,4 da 58,0 di dicembre.

Quanto alla zona euro, l’indice Pmi manifatturiero, nella lettura finale rilevata da Markit, è sceso a gennaio a 52,3 dai 53,2 punti di dicembre, rimanendo comunque sopra quota 50 punti che rappresenta la soglia di demarcazione tra espansione e contrazione del ciclo.
Il dato è in linea con le attese. In Germania l’indice è sceso a 52,3 da 53,2 di dicembre.

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