Disoccupazione stabile, ma aumentano i posti fissi

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Il tasso, rileva l’Istat, a gennaio è stabile all’11,5%, mentre nell’Eurozona è sceso al 10,3%. Nel mese 99 mila dipendenti permanenti in più

Il tasso di disoccupazione in Italia, a gennaio, è rimasto stabile all’11,5%, quasi invariato da agosto. Nello stesso tempo però, secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, dopo il calo dello scorso dicembre (meno 0,5%), la stima degli occupati è aumentata dello 0,3%, pari a 70 mila  persone occupate in più. La crescita, aggiunge l’istituto di statistica, è determinata dai dipendenti permanenti, che sono 99 mila in più, mentre sono diminuiti i dipendenti a termine (meno 28 mila); sostanzialmente stabile il numero degli indipendenti.

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Il tasso di occupazione, pari al 56,8%, è cresciuto dello 0,1% rispetto al mese precedente. Su base annua il numero di occupati è in crescita dell’1,3% (più 299 mila), mentre calano sia i disoccupati (meno 5,4%, pari a 169 mila soggetti) sia gli inattivi (meno 1,7%, pari a 242 mila). 

La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è diminuita dello 0,4% (meno 63 mila). Il calo, aggiunge l’Istat, è determinato dalla componente femminile e riguarda soprattutto le persone tra 50 e 64 anni.

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Il tasso di inattività scende al 35,7% (meno 0,1%). 

Nell’Eurozona invece il tasso di disoccupazione a genaio è sceso al 10,3% dal 10,4% di dicembre, toccando il livello più basso da agosto 2011. Secondo i dati di Eurostat, resi noti anch’essi oggi, nell’Ue a 28 paesi, inoltre, la disoccupazione è calata all’8,9%,scendendo per la prima volta sotto il 9% da quasi sette anni (maggio 2009). I disoccupati in Europa sono 21,789 milioni (di cui 16,647 nell’Eurozona), in calo di 163 mila rispetto a dicembre e di oltre 2 milioni rispetto al gennaio 2015 (di cui 1,445 milioni in meno nell’area euro). 

La disoccupazione giovanile (sotto i 25 anni) è scesa al 22% nell’Eurozona e al 19,7% in Ue (era rispettivamente il 22,8% e il 21% nel gennaio dell’anno scorso). Con un tasso pari al 39,3%, in gennaio l’Italia si conferma al quarto posto per disoccupazione giovanile, dopo Grecia, Spagna e Croazia. La Germania è il paese dove la disoccupazione giovanile è più bassa (7,1%).