Pil, qualcosa si muove

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L’Istat rivede al rialzo il dato lordo del 2015, portandolo a +0,8% dalla precedente stima di +0,7%. E’ la prima crescita dopo tre anni di calo. In risalita anche gli investimenti

E’ presto per cantare vittoria, ma l’economia italiana, secondo gli ultimi dati dell’Istat, lancia segnali positivi.
L’istituto di statistica nazionale ha comunicato il dato definitivo del prodotto interno lordo del 2015, portandolo a +0,8% dalla precedente stima di +0,7% diffusa a metà febbraio.
La rilevazione riguarda il Pil lordo in volume e si tratta della prima crescita dopo tre anni di cali in successione.

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L’Istat ha aggiornato anche le stime provvisorie sul rapporto Deficit/Pil del 2015, definendolo al 2,6%, il più basso dal 2007 dopo il 3% tondo registrato nel 2014.
L’indebitamento in rapporto al Pil è in linea con le stime del Documento di economia e finanza (Def) del governo ed è il più basso dal 2007, riportando l’orologio agli anni precedenti la crisi finanziaria.
Il surplus primario (al netto degli interessi sul debito) si riduce invece all’1,5%, il più basso dal 2011.

Quanto al debito, per il 2015 resta al 132,6% del Pil, a livello record ma sotto le previsioni del Def che indicavano 132,8%. Nel 2014 si era attestato al 132,5%.
Il dato rappresenta il massimo dal 1995, da quando cioè sono state ricostruite le serie storiche. In valore assoluto, il debito del 2015 si attesta a circa 2.170 miliardi di euro, un livello davvero record.

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Sul versante della pressione fiscale, questa nel 2015 si attesta al 43,3% del Pil, il livello più basso dal 2011 quando aveva segnato 41,6%. L’Istat sottolinea il calo di tre decimali di Pil rispetto al 43,6% del 2014.

L’ultimo aggiornamento l’istituto lo riserva al capitolo investimenti, che ritornano a crescere dopo ben 8 anni.
L’anno scorso gli investimenti fissi lordi in Italia hanno ripreso quota, con un aumento dello 0,8%. In questo caso si tratta del primo rialzo dopo 8 anni, visto che l’ultima variazione positiva risaliva al 2007.