Part time agevolato al via per il settore privato

di Walter Quattrocchi -
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Firmato il decreto attuativo. La misura riguarda chi andrà in pensione di vecchiaia nei prossimi tre anni

Al via il part time agevolato per chi va in pensione di vecchiaia nel prossimo triennio.

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Il ministro del Lavoro Poletti ha firmato il decreto attuativo della misura inserita nell’ultima legge di Stabilità e destinata ai lavoratori del settore privato con contratto a tempo indeterminato ed orario pieno, che maturano, oltre al requisito contributivo minimo dei 20 anni, anche quello anagrafico entro il 31 dicembre 2018 (per il biennio 2016-2017 il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia nel settore privato è di 66 anni e sette mesi per gli uomini e di 65 anni e sette mesi per le donne, mentre per il 2018 è di 66 anni e sette mesi per ambedue i sessi).

Questi lavoratori potranno concordare con il datore di lavoro il passaggio al regime del part time, con una riduzione dell’orario tra il 40 e il 60%, ricevendo dal datore di lavoro ogni mese in busta paga, oltre alla retribuzione per l’orario lavorato, anche una somma esentasse corrispondente ai contributi previdenziali sulla retribuzione per l’orario non lavorato.

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Lo Stato riconoscerà al lavoratore la contribuzione figurativa corrispondente alla prestazione non effettuata.
I lavoratori interessati devono richiedere all’Inps, per via telematica, la certificazione relativa al possesso dei requisiti per la pensione di vecchiaia entro il 2018.

Una volta che l’Inps avrà rilasciato la certificazione, il datore di lavoro e il lavoratore potranno stipulare il contratto di lavoro a tempo parziale agevolato.

Successivamente occorreranno il nulla osta della Direzione territoriale del lavoro e l’autorizzazione conclusiva dell’Inps.

Lo Stato mette a disposizione, per finanziare questa misura, 60 milioni di euro per il 2016, 120 milioni per il 2017 e 60 milioni per il 2018.