Amianto: entro il 30 giugno le domande di prepensionamento

di Walter Quattrocchi -
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I lavoratori esposti possono ottenere una maggiorazione contributiva per cessare l’attività entro il 2018

A fine mese scade il termine di presentazione delle domande di pensionamento all’Inps per i lavoratori esposti all’amianto.

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I soggetti interessati ai benefici previdenziali sono ex lavoratori occupati nelle imprese che hanno svolto attività di scoibentazione e bonifica, affetti da patologia asbesto-correlata, derivante da esposizione all’amianto.

Il beneficio previdenziale prevede la possibilità per il lavoratore, con un minimo di 30 anni di contribuzione, di fruire di una maggiorazione contributiva per raggiungere i requisiti contributivi della pensione di anzianità, pari a 35 anni, entro il 2018.

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Per il 2016, 2017 e 2018 vengono stanziati 2 milioni di euro per ciascun anno; chi non rientra nel budget finanziario nell’anno nel quale richiede il beneficio viene differito all’anno successivo.

I lavoratori devono essere occupati presso imprese che, seppure in corso di dismissione o sottoposte a procedure fallimentari, utilizzano o estraggono amianto.

In particolare, i soggetti destinatari del beneficio previdenziale sono quelli che non svolgono alcuna attività lavorativa alla data di presentazione della domanda e perfezionano i requisiti per la pensione di anzianità, pari a 35 anni di contributi negli anni 2016, 2017 e 2018.

La domanda di accesso ai benefici deve essere presentata all’Inps entro e non oltre il 30 giugno 2016.