Unione Fiduciaria

-

I mutamenti epocali nell’organizzazione delle banche

In un convegno di Unione Fiduciaria il Decreto Banche, Anatocismo e i nuovi sistemi di garanzia dei depositi.

Si è tenuto oggi, aperto dal professor Roberto Ruozi Presidente di Unione Fiduciaria e coordinato dall’avvocato Fabrizio Vedana vicedirettore generale, un importante convegno che ha indicato gli impatti operativi e gli obblighi informativi delle banche dopo i recenti decreti a tutela dei depositanti. Al convegno hanno partecipato il professor Paolo Benazzo dell’Università degli Studi Di Pavia che ha parlato del decreto banche e i riflessi per gli intermediari, sull’anatocismo è intervenuto l’avvocato Valerio Sangiovanni componente dell’Arbitro Bancario Finanziario del Collegio Di Milano. Il dottor Giuseppe Boccuzzi Direttore Generale del fondo Interbancario Tutela dei depositi ha illustrato ad un pubblico di oltre cento persone i sistemi di garanzia dei depositi mentre il Dottor Gino Giovini Compliance officier della Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha illustrato i nuovi adempimenti in materia di trasparenza bancaria.

Ha concluso i lavori il dottor Marcello Fumagalli Direttore Area Consulenza Bancaria di Unione Fiduciaria approfondendo gli aspetti relativi ai reclami e la comunicazione di Banca d’Italia sulle best pratice.

Tutti i partecipanti all’incontro hanno sottolineato che il sistema bancario si trova ad affrontare un mutamento epocale sia la proprio interno sia nei confronti dei propri clienti. I termini più usati in questo particolare momento storico nella vita degli istituti di credito sono tutela e trasparenza. Tutela dei depositanti e trasparenza in tutte le attività che la banca compie nell’esercizio delle proprie funzioni.

E emerso, però, che a fronte di grandi aspettative da parte dei clienti delle banche e dei collaboratori delle stesse, che hanno la responsabilità di rendere operative le norme, non vi è sempre chiarezza da parte degli organi preposti alla promulgazione e applicazione dei dettati legislativi. E’ il caso del nuovo articolo 120 del Testo Unico bancario che sancisce la definitiva abolizione delle pratiche anatocistiche. Per divenire operativa questa nuova norma deve attendere la delibera del Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio che tarda ad essere approvata e divenire operativa lasciando così il mondo del risparmio in una situazione d’indeterminatezza che tende ad erodere la fiducia della gente nei confronti del sistema bancario. Tra le diverse relazioni rimarchevole la relazione del dottor Giuseppe Boccuzzi Direttore Generale del Fondo Interbancario Tutela dei Depositi che è intervenuto su quella che, ha sottolineato, è una revisione senza precedenti nei rapporti tra banca e depositante che si è concretizzata con la creazione del Fondo di Garanzia. Il fondo, ha chiarito Boccuzzi, è una forma diretta di tutela del “risparmiatore inconsapevole” travolto da un crack bancario. Il fondo prevede il rimborso dei depositanti in caso di liquidazione coatta amministrativa di una banca aderente a questo sistema. Il livello di garanzia per depositante e per banca è di 100.000 mila euro e la somma viene versata al depositario tra i 7 e i 20 giorni lavorativi. Il rappresentante del Fondo di Garanzia ha ricordato quanto sia importante il ruolo delle funzioni di compliance delle banche per l’esecuzione pratica di questi provvedimenti.

Degli aspetti legati all’organizzazione interna di un istituto di credito che deve approntare un sistema di garanzia dei depositi è poi intervenuto il Dottor Gino Giovini di BPER che ha approfondito gli aspetti legati agli adempimenti informativi.


Il contenuto di questo testo (come di tutta la sezione “Sala stampa”) non impegna la redazione de Lamiafinanza: la responsabilità dei comunicati stampa e delle informazioni in essi contenute è esclusivamente delle aziende, enti e associazioni che li firmano e che sono chiaramente indicati nel titolo del testo.