Mutui subprime: gli Usa chiedono 14 miliardi a Db

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Il risarcimento proposto dal Dipartimento di giustizia americano al termine dell’indagine. Crollo del titolo Deutsche Bank a Wall Street e a Francoforte

E’ un risarcimento da record quello richiesto dagli Stati Uniti a Deutsche Bank, al termine di un’indagine con disputa legale sulla vicenda dei mutui subprime, che fu elemento scatenante della crisi economica nel 2008.

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Il Dipartimento di Giustizia americano ha proposto di chiudere la vertenza chiedendo il pagamento di 14 miliardi di dollari alla banca tedesca.
La notizia, riferita ieri dal Wall Street Journal, ha immediatamente fatto scattare una valanga di vendite sul titolo della banca alla Borsa Usa e stamattina sul listino di Francoforte il titolo perdeva in avvio il 7%..

Dal canto suo, Deutsche Bank ha fatto sapere di non aver “alcuna intenzione di saldare questo risarcimento civile per un ammontare così alto”. Il Dipartimento di Giustizia Usa ha allora invitato la banca a formulare “una controfferta”.

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Per una questione analoga la Goldman Sachs ha chiuso un accordo ad aprile per un ammontare di 5,06 miliardi di dollari. La banca tedesca si aspetta che il negoziato con le autorità Usa possa concludersi con un esito simile, dunque di gran lunga inferiore come importo.

Questa vicenda aggrava le già difficili condizioni di Deutsche Bank, avendo l’istituto di credito chiuso l’ultimo trimestre con utili in forte calo a 20 milioni di euro dagli 818 del pari periodo del 2015 e con ricavi in flessione del 20% a circa 7,4 miliardi di euro. Tuttavia, sul fronte patrimoniale vanta assets per oltre 1.800 miliardi e l’indicatore di adeguatezza patrimoniale (Core Equity Tier 1) al 30 giugno era migliorato al 10,8% dal 10,7% precedente.