Giù l’export: meno 7,3% annuo a luglio

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E’ il peggiore risultato dal novembre 2009, ma pesa la differenza di giorni lavorativi. Su base mensile il calo è invece dello 0,6%

Sono in caduta libera le esportazioni italiane. In luglio, secondo i dati grezzi comunicati oggi dall’Istat, sono calate dello 0,6% rispetto a giugno e di ben il 7,3% rispetto a un anno prima. Era dal novembre del 2009 che l’esport non segnava un calo così ampio su base annuale (allora si registrò un meno 8%).

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Il dato, tuttavia, è “significativamante condizionato” dalla differenza nei giorni lavorativi, che quest’anno erano 21 contro i 23 di luglio 2015: al netto di questo effetto, precisa l’Istat, il calo si ridimensiona a un meno 0,9%. Il dato non corretto per il calendario mostra una forte flessione sia per l’area extra Ue (-8,8%) sia per l’area Ue (-6,1%).

Rispetto a un anno fa le importazioni sono calate dell’8,3%, mentre su base mensile si registra un aumento dello 0,5% su base mensile.

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Il surplus commerciale, aggiunge l’Istat, risulta a luglio di 7,8 miliardi, in calo dagli 8,1 miliardi di luglio 2015.

Nel primi sette mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge invece 31,1 miliardi (+45,9 miliardi al netto dei prodotti energetici).

Su base mensile la flessione dell’export è la sintesi di un calo delle vendite verso i mercati Ue (-1,1%) e di un lieve aumento di quelle verso l’extra Ue (+0,2%). I prodotti energetici registrano una marcata diminuzione (-13,1%), mentre i beni di consumo durevoli (+1,6%) e i beni intermedi (+0,5%) risultano in crescita.

Nel trimestre maggio-luglio 2016, rispetto al trimestre precedente, l’aumento delle esportazioni (+0,7%) è determinato esclusivamente dall’area Ue (+1,6%). I prodotti energetici registrano l’espansione più consistente (+17%). Su base annuale le vendite di prodotti petroliferi raffinati (-31,7%) sono in forte diminuzione, mentre le esportazioni di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, (+4,5%) contrastano la diminuzione tendenziale dell’export. A luglio 2016 le esportazioni verso Belgio (-26,4%), paesi Mercosur (-22,2%) e paesi Opec (-17,5%) registrano un marcato calo tendenziale. Si segnala invece la crescita verso Cina (+4,7%) e Giappone (+4%).

Nel mese di luglio 2016 l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali diminuisce dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 4,1% nei confronti di luglio 2015.

La riduzione dei prezzi all’importazione dipende principalmente dalle dinamiche del comparto energetico, al netto del quale l’indice registra un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e una diminuzione dell’1,9% in termini tendenziali.