Amundi

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Accordo vincolante con UniCredit, per l’acquisizione di Pioneer Investments

Amundi rafforza la sua leadership europea con l’acquisizione di Pioneer Investments da UniCredit

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Amundi annuncia di aver siglato un accordo vincolante con UniCredit, finalizzato all’acquisizione di Pioneer Investments, per un importo in contanti pari a 3,545 miliardi di euro. L’operazione prevede la creazione di una partnership strategica di lungo periodo fra Amundi e UniCredit per la distribuzione di prodotti di risparmio gestito.

Pioneer Investments è una società di asset management di scala mondiale con un profilo geografico e una tipologia di business fortemente complementari rispetto ad Amundi. Con masse gestite pari a 2221 miliardi di euro, di cui la gran parte afferenti ad attivi retail, Pioneer Investments vanta un’identità unica con una collaudata expertise globale nella gestione di prodotti di investimento.

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Questa acquisizione, di portata evolutiva, rafforzerà in misura significativa il progetto industriale di Amundi, consoliderà la sua posizione di leader europeo nell’asset management, creando l’ottavo asset manager a livello globale con masse in gestione pari a 1.2761 miliardi di euro e consentirà inoltre ad Amundi di:

· Consolidare la propria leadership nei mercati chiave europei. L’entità risultante dall’integrazione sarà n° 1 in Francia, fra le prime 3 SGR in Italia e in Austria e con un importante posizionamento in Germania. L’Italia diventerà il secondo mercato domestico di Amundi, con masse in gestione pari a 160 miliardi di euro e Milano diventerà uno degli hub di investimento del Gruppo. L’organico a Milano è quindi destinato a crescere in misura significativa.

· Beneficiare di una piattaforma gestionale e distributiva negli Stati Uniti di primaria importanza.

· Rafforzare la propria leadership nel servizio alle reti retail e migliorare il mix di clientela, aumentando il peso dei clienti retail a più alto margine che, dopo l’operazione, passeranno dall’attuale 27% al 35%. La partnership con UniCredit, sancita da un accordo decennale di distribuzione per l’Italia, la Germania e l’Austria, consentirà ad Amundi di rafforzare ulteriormente la propria posizione quale fornitore di riferimento di soluzioni di risparmio per la clientela retail in Europa. Allo stesso modo, le reti UniCredit beneficeranno dell’esperienza di Amundi che consiste nel combinare una piattaforma industriale con un approccio locale e personalizzato, in modo da massimizzare il valore per entrambi i partner.

· Ampliare la propria clientela istituzionale, grazie all’accresciuta presenza in Europa e a un maggior numero di expertise di prodotto.

· Potenziare e diversificare la propria offerta globale di prodotti. Pioneer rafforzerà il know-how di Amundi in varie classi di attivo, quali l’azionario europeo, statunitense e dei mercati emergenti, il multi-asset e il reddito fisso USA. I clienti retail e private banking di Pioneer e UniCredit potranno contare su servizi personalizzati e di riconosciuta qualità offerti da Amundi, quali le strategie Smart Beta, gli ETF, gli asset reali e alternativi, le soluzioni strutturate e garantite, le gestioni patrimoniali personalizzate, il reddito fisso e l’azionario globali e i fondi monetari.

L’operazione dovrebbe tradursi in una significativa creazione di valore per gli azionisti Amundi, grazie al considerevole potenziale legato alle sinergie. L’acquisizione è in linea con quanto annunciato da Amundi al momento dell’IPO in merito al proprio approccio disciplinato nell’utilizzo del capitale disponibile.

· L’operazione dovrebbe produrre su base annuale sinergie ante imposte per circa 180 milioni di euro, a pieno regime entro 3 anni: circa 150 milioni di euro di sinergie di costi dovrebbero essere realizzate grazie all’unificazione delle piattaforme di investimento, all’ottimizzazione dei servizi IT e alla razionalizzazione dei costi amministrativi e di back-office; 30 milioni di euro in sinergie nei ricavi sono attesi dal potenziale cross selling e da altre forme di ottimizzazione dei ricavi (brokeraggio…)2. I costi totali di integrazione sono stimati a circa 190 milioni di euro ante imposte e dovrebbero essere realizzati nel 2017 e 2018.

· L’acquisizione di Pioneer dovrebbe generare un aumento dell’utile per azione (cd. Earning Per Share) di Amundi di circa il 30%3, contabilizzando l’effetto su base annuale delle sinergie ed escludendo i costi di ristrutturazione. Il ritorno sull’investimento (cd. Return on Investment) dell’acquisizione entro tre anni è in linea con il target di Amundi del 10%.

· Il prezzo pagato per l’acquisizione è pari a3,545 miliardi di euro. Il patrimonio netto tangibile di Pioneer Investments, all’atto del perfezionamento dell’operazione, sarà pari a circa 500 milioni di euro, superiore di 300 milioni di euro rispetto a quanto stabilito dalla regolamentazione.

L’operazione sarà finanziata da capitale disponibile per circa 1,5 miliardi di euro, da un aumento di capitale di circa 1,4 miliardi di euro (attraverso l’emissione di diritti di opzione) e 0,6 miliardi di euro di debito senior e subordinato. L’aumento di capitale sarà lanciato nel primo semestre 2017 e sarà sottoscritto dal Gruppo Crédit Agricole che sosterrà l’offerta e conserverà una quota pro forma minima del 66,7%.

L’operazione, che è stata approvata dai Consigli di Amministrazione di Amundi e UniCredit, è soggetta alle abituali condizioni di closing e all’approvazione delle autorità regolamentari e antitrust. La conclusione dell’operazione dovrebbe avvenire nella prima metà del 2017.

Commentando l’acquisizione, Xavier Musca, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Amundi, ha affermato: “Questa operazione è perfettamente in linea con la strategia di acquisizioneselettiva annunciata al momento dell’IPO: Pioneer Investments rafforzerà l’expertise di prodotto di Amundi, amplierà i suoi canali e reti di distribuzione e genererà sinergie significative. L’operazione conferma il posizionamento evidente di Amundi quale leader europeo dell’asset management, per dimensioni e redditività”.

Commentando l’acquisizione, Yves Perrier, Chief Executive Officer di Amundi, ha aggiunto: “L’acquisizione di Pioneer Investments è un importante passo in avanti per consolidare la posizione di Amundi quale leader europeo dell’asset management. Questa acquisizione rafforzerà il modello industriale di Amundi e porterà benefici ai nostri clienti, generando al tempo stesso valore significativo per i nostri azionisti. Pioneer Investments è un asset manager di scala mondiale, con un profilo di business e geografico altamente complementare. In Amundi siamo tutti entusiasti all’idea di poter accogliere presto i nostri nuovi colleghi che entreranno a far parte di un gruppo leader dell’asset management, totalmente dedicato al servizio dei propri clienti retail e istituzionali”. 


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