Istat, nel paniere birra artigianale e cibi vegani

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La revisione per il 2017 include smartwatch, centrifugati di frutta, piccoli elettrodomestici per un totale di 12 nuove voci tra beni e servizi. Più peso ai trasporti

Come ogni anno l’Istat ha aggiornato la composizione del paniere dei beni e dei servizi sulla base del quale calcola le variazioni dell’inflazione.

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Per il 2017 l’istituto di statistica ha messo in atto una sola “uscita”, le videocamere tradizionali, a fronte di una dozzina di “new entry” tra le quali spiccano i preparati di carne da cuocere e i preparati vegetariani e/o vegani,
i centrifugati di frutta e/o verdura al bar con la birra artigianale, gli smartwatch e i dispositivi da polso per attività sportive, gli altoparlanti a barra e le action camera, le cartucce a getto d’inchiostro, le asciugatrici, le centrifughe e i servizi assicurativi per l’abitazione.

Di fondo, nel paniere dell’indice Nic cresce il peso dei trasporti, dell’abbigliamento e delle calzature mentre cala l’impatto di casa, energia e acqua.

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In dettaglio, la voce “alimenti” comprese le bevande analcoliche continua ad essere la più incisiva (16,50%), poi ci sono i trasporti con il 13,93%, alberghi e ristorazione con l’11,49% e infine abitazione, acqua, combustibili ed elettricità con il 10,73%.

Nel complesso, tra le tipologie di prodotto, quest’anno pesano lievemente di più i servizi, che salgono a 46,39% dal precedente 46,28%, mentre diminuiscono i beni che diminuiscono al 53,61 dal 53,72% del 2016.