L’alternativa alla liquidità

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Una strategia obbligazionaria difensiva, ma orientata alla redditività è la formula adottata dal FF Euro Short Term Bond Fund. Adatto anche agli investitori più cauti

Il contesto di mercato, con tassi obbligazionari estremamente ridotti e spesso in territorio negativo, rende difficile l’identificazione di opportunità obbligazionarie a basso rischio che siano al contempo in grado di generare rendimenti soddisfacenti. Si pensi che il 73% delle obbligazioni di elevato merito creditizio, a breve scadenza, denominate in euro, hanno yield to maturity (ovvero rendimenti impliciti alla scadenza) negativi (fonte Bloomberg al 9 febbraio 2017).

A queste considerazioni si sommano le preoccupazioni degli investitori più cauti. Guardando alle opzioni difensive a disposizione di un investitore, le obbligazioni governative caratterizzate da maggiore solidità ed a lunga scadenza espongono al rischio tassi, e hanno rendimenti molto contenuti. La liquidità non può offrire rendimenti attraenti. E infine il bail-in ha gettato agli occhi di molti investitori un’ombra di incertezza.

In questo scenario, il fondo obbligazionario flessibile FF Euro Short Term Bond Fund rappresenta una interessante alternativa capace di offrire molteplici benefici agli investitori che ricercano una soluzione di investimento difensiva ma capace di offrire rendimenti interessanti.

Il fondo investe principalmente in obbligazioni governative e societarie investment grade a breve scadenza denominate in euro.

A caratterizzarlo è una elevata diversificazione, con un portafoglio di investimenti che comprende dalle 50 alle 150 emissioni, selezionate sulla base di una rigorosa analisi fondamentale e macro economica. Alla redditività (negli ultimi 12 mesi il rendimento è stato dell’1,2%*), il FF Euro Short Term Bond Fund unisce la stabilità dei rendimenti (la volatilità annualizzata è pari all’1,58% su tre anni).

I titoli selezionati hanno una duration compresa fra uno e tre anni e questo, insieme con l’elevato merito creditizio delle emissioni (il cui rating medio è investment grade), contribuisce a ridurre il rischio dell’investimento. Quanto al rischio di cambio, esso è annullato grazie a una esposizione focalizzata su titoli denominati in euro.

A tutto questo si uniscono un approccio flessibile, e la gestione attiva sia dal punto di vista della duration, sia dal punto di vista geografico e delle sub-asset class.

FF Euro Short Term Bond si delinea dunque come uno strumento difensivo e capace di offrire rendimenti superiori grazie all’attenta selezione delle emissioni da includere in portafoglio. Una valida alternativa per chi voglia cercare nell’ambito del risparmio gestito una soluzione adatta per convertire la liquidità in un investimento capace di coniugare la difesa del capitale e i rendimenti.

Abbiamo chiesto a David Simner, gestore di FF Euro Short Term Bond Fund, cosa si aspetta dal mercato per i prossimi mesi.

Qual è l’outlook per il 2017?

“Gli eventi politici e il comportamento della BCE domineranno la scena nel corso dell’anno. Trump rappresenta un’incognita e il mercato preferisce speculare sul potenziale positivo delle sue varie proposte piuttosto che soffermarsi su alcuni possibili risvolti negativi. Ricalcando quello che era stato l’outlook per il 2016, la Fed prevede tre rialzi dei tassi nel corso del prossimo anno. Effettivamente sembra probabile che la banca centrale statunitense innalzerà di nuovo il costo del denaro nel 2017 poiché la disoccupazione scende e la crescita dei salari migliora.

Tuttavia, la Fed dovrà trovare un equilibrio tra la forza del dollaro, il rialzo dei tassi a più lungo termine e l’aumento dei costi dell’energia, che favoriranno un inasprimento della politica e nel contempo smorzeranno l’attività economica. In Europa, un’agenda fitta di appuntamenti, con tornate elettorali in Germania, Francia e Paesi Bassi, finirà per alimentare la volatilità. Verso fine anno, i programmi di quantitative easing della BCE torneranno al centro dell’attenzione.

I dati sull’inflazione core sono quelli che a nostro avviso devono essere tenuti maggiormente sotto osservazione. Malgrado siano aumentate le aspettative inflazionistiche così come i dati sull’inflazione primaria, quella core si mantiene tuttora sotto il target della BCE (2%). Riteniamo che che ondate di volatilità come quelle cui abbiamo assistito negli ultimi mesi possano ripetersi. In un simile contesto restiamo concentrati sui titoli di credito ad alta affidabilità che riteniamo possano superare con successo le fasi volatili. Siamo convinti che questo approccio potrà generare interessanti rendimenti nel 2017 a vantaggio dei nostri clienti”.
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* Nota: performance su base NAV-NAV in euro con rendimento lordo reinvestito ed escludendo la commissione di ingresso. I rendimenti passati non sono indicativi del futuro.