Ue, l’inflazione crescerà oltre le attese
Secondo Jens Weidmann, presidente della Bundesbank e consigliere della Bce, l’1,3% indicato dalle ultime stime ufficiali per il 2017 potrebbe essere rivisto al rialzo
Come si sa, il programma di Quantitative easing della Bce è strettamente connesso al raggiungimento di un target di inflazione nella zona euro intorno al 2%. Ebbene, quest’anno la dinamica dei prezzi nell’Ue potrebbe portarci più vicino a quel risultato.
E’ ciò che sembrano voler suggerire le parole pronunciate da Jens Weidmann, presidente della Bundesbank e consigliere della Bce, in un discorso tenuto alla banca centrale slovena.
Weidmann ha detto che l’inflazione quest’anno potrebbe risultare ben più alta di quanto atteso inizialmente sebbene verso la fine del 2017 dovrebbe raffreddarsi, sottolineando che l’orientamento espansivo adottato dalla Bce è appropriato ma non bisogna dare l’impressione di aver paura di ridurre il grado di accomodamento monetario per evitare turbolenze di mercato.
“Assumendo che i prezzi del greggio non salgano ulteriormente – ha spiegato il banchiere centrale tedesco – l’inflazione quest’anno sarà probabilmente ben superiore a quanto inizialmente proiettato. Per la Germania una revisione al rialzo di circa mezzo punto percentuale è prevedibile, e potrebbe essere così anche per la zona euro”.
Le ultime stime trimestrali elaborate a dicembre scorso dallo staff di economisti della Bce indicano per il 2017 un’inflazione a 1,3% per la zona euro.
Le prossime proiezioni saranno diffuse dopo il consiglio in programma giovedì 9 marzo.