IG vs HY, il fascino dei bond a carattere speculativo

EuroTlx -

Le banche centrali hanno creato una percezione di rischio minore nei mercati, tanto che gli indici di volatilità sono ora tutti molto bassi. E questo scenario ha avvantaggiato gli asset più rischiosi

Nel vasto mondo obbligazionario, tra high yield (HY) e investment grade (IG) i vincitori sono i bond a carattere speculativo, che da inizio anno hanno sovraperformato i corporate bond. In generale, le banche centrali hanno creato una percezione di rischio minore nei mercati, tanto che gli indici di volatilità sono ora tutti molto bassi. E questo scenario ha aiutato il contesto di risk-on, avvantaggiando gli asset più rischiosi, come gli HY, che mentre negli anni ’90 erano più correlati agli emerging market (EM), negli anni Duemila si sono avvicinati agli IG. Basti considerare il fatto che nel corso degli ultimi anni si è assistito a un abbattimento del rischio di credito e a una maggiore percezione del solo rischio geopolitico.

In particolare, a fare la parte del leone sono state le obbligazioni ad alto rendimento in euro, che dal 2 gennaio hanno messo a segno un rialzo del 3,5% circa, contro un risicato incremento dello 0,4% circa registrato dagli IG in euro.

Tendenza simile, anche se con valori decisamente più bassi, Oltreoceano, dove le obbligazioni HY in dollari hanno realizzato un rialzo dello 0,8% circa (ponderando già l’effetto del cambio), a fronte di un calo di oltre 5 punti percentuali riportato dai bond di migliore qualità.

Guardando le performance da inizio anno, nel mondo obbligazionario gli HY hanno seguito più da vicino il mercato azionario. Se facciamo, infatti, un confronto con l’equity, nello stesso periodo il Dj Eurostoxx50 ha registato un rialzo del 4,5%, contro il +1,7% dell’S&P 500 (il dato include già l’effetto cambio). In questo contesto quindi i bond in euro hanno sovraperformato quelli in dollari, così come il mercato azionario europeo ha sovraperformato quello equity Usa. E questo grazie alla fase maggiormente positiva che sta vivendo il Vecchio continente che, dopo essere rimasto un po’ indietro rispetto al contesto statunitense (a causa dell’incertezza politica percepita in Europa fino a pochi mesi fa), ora sta beneficiando di un grosso afflusso di mani forti anche americane, con conseguente recupero soprattutto nel corso dell’ultimo mese e mezzo.

Il mercato delle emissioni primarie risulta comunque ancora dimensionalmente più grande in USA rispetto a quello europeo e la frequenza delle nuove emissioni è di circa 3 emissioni americane rispetto ad una europea; quindi, al di là delle performance relative, le obbligazioni in dollari risultano spesso più liquide di quelle europee, soprattutto per gli HY.

Ma cosa si intende per bond IG e HY? Allora, partiamo dal fatto che l’investimento in obbligazioni emesse da società, di solito, è caratterizzato da rendimenti superiori alle obbligazioni governative del Paese di appartenenza della società emittente, in quanto esiste un rischio societario in aggiunta a quello governativo, cioè il rischio che l’impresa possa continuare continui ad operare con risultati positivi. Le obbligazioni societarie ricevono, infatti, dalle agenzie di rating (Moody’s, Standard&Poor’s e Fitch Ratings) un rating creditizio, che rappresenta un indicatore che esprime una valutazione della probabilità che un emittente ripaghi il capitale e gli interessi di una data obbligazione in tempo e nella sua interezza. In generale, le categorie delle obbligazioni societarie si dividono per il merito di credito in investment grade e in bond a carattere speculativo, note appunto come “ad alto rendimento” o high yield. In particolare, gli HY hanno una valutazione Ba1/BB+ o inferiore, per cui offrono un elevato rendimento in considerazione del fatto che presentano più rischio. L’emittente, infatti, per risultare più “attraente” agli occhi degli investitori, deve pagare un maggiore interesse sul prestito obbligazionario.

Quelle investment grade, invece, hanno una valutazione superiore a Ba1/BB+ e a differenza della categoria precedente, presentano emittenti di maggiori dimensioni, con business più stabili e con bilanci migliori (minore indebitamento, minore leva finanziaria). Il premio degli emittenti YH rispetto alle obbligazioni societarie a più alto merito di credito è, infatti, di circa il 4,5% nelle fasi di ciclo espansivo, ma può superare il 10% nelle fasi di recessione.