Housers firma una partnership con Evo Bank

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Housers, società fintech che sta rivoluzionando gli investimenti immobiliari, ha firmato una partnership con Evo Bank, banca spagnola online leader nel digital banking di proprietà del fondo americano Apollo Global Management. Grazie a questo accordo, in linea con la strategia di numerose banche europee che mira a costruire un ecosistema digitale attraverso alleanze con leader del settore della finanza alternativa, i clienti Evo avranno la possibilità di accedere ai progetti di risparmio selezionati dalla piattaforma Housers in modo rapido, semplice e trasparente attraverso i portali web e mobile banking.

Se da una parte Housers diventa fornitore di soluzioni tecnologiche digitali per banche e altri protagonisti della finanza tradizionale, sempre più attenti alle novità nel campo dell’innovazione, dall’altra Evo Bank diventa la prima banca spagnola ad offrire una forma d’investimento alternativo nel settore immobiliare basata sul finanziamento collaborativo (crowdlending), sulla democratizzazione (soglia minima di 50€) e sulla iper diversificazione in base alla tipologia d’investimento, alla localizzazione e all’orizzonte temporale.

“L’accordo con Evo Bank rappresenta un esempio concreto di open banking applicato all’investimento prediletto dai risparmiatori – commenta Giovanni Buono, Managing Partner di Housers – che permetterà ai clienti di EVO di accedere a investimenti partecipativi che stanno attualmente generando un IRR medio annuo di oltre il 10%. Per il nostro gruppo si tratta di un importante risultato ottenuto attraverso il lavoro congiunto di tutto il management.”

In Italia il 2017 ha posto le basi per lo sviluppo del settore fintech che quest’anno si sta concretizzando sempre di più. Iniziative come il fintech district di Banca Sella, il progetto BuddyBank della divisione EVO di Unicredit, il fondo Neva Ventures di IntesaSanPaolo, ABI Lab della stessa ABI, Confindustria Digital, ItaliaFintech e Assofintech, neonate associazioni di categoria che riuniscono i player più rivelanti sia nazionali sia esteri, sono la prova di come l’Italia voglia essere protagonista di questa disruption.

In quest’ottica Housers, invitata al FintechStage di Torino – evento finanziato dalle principali banche europee come Banca Intesa e Santander – ha da un lato rappresentato un caso di successo nel crowdinvesting e dall’altro ha testimoniato l’importanza del ruolo delle associazioni fintech in Europa che aiutano le nuove realtà a dialogare con i regolatori e con le istituzioni finanziarie.

“In Italia così come in Spagna, Housers è partita come una piattaforma di crowdinvesting focalizzata sul mondo immobiliare con una forte vocazione retail ma soprattutto tecnologica – continua Buono – ed è su questo ultimo asset che Housers fa leva per proporsi come partner tecnologico a banche ed altri player che gestiscono il risparmio in Italia, offrendo attraverso API e una piattaforma dedicata la possibilità di investire nel mattone o in altri asset tangibili con un livello di diversificazione ed una user experience finora impensabili. Da pochi mesi abbiamo assunto risorse provenienti dal mondo bancario e del wealth mangement ed iniziato a dialogare con alcuni istituti bancari per presentare le potenzialità di una partnership che potrebbe cambiare il mondo degli investimenti in maniera radicale”.


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