Intervista a Vicki Bakhshi

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Risposte di:
Vicki Bakhshi, Director, Governance & Sustainable Investment di BMO Global Asset Management

 

I fattori ESG vengono usati sempre più per la gestione del rischio, possono aiutare anche nell’individuare opportunità di investimento?

Uno degli argomenti legati all’ESG più discussi negli ultimi anni è stato il rischio, e ci sono numerosi studi che confermano che i fattori ESG permettano di proteggersi dai rischi di ribasso. Barclays, ad esempio, ha confrontato due gruppi di società che emettono obbligazioni, il primo composto da società con una buona performance in termini di governance, il secondo con caratteristiche meno virtuose da questo punto di vista. Nell’arco di sei anni i downgrade del credito che hanno interessato il primo gruppo sono stati molto minori rispetto al secondo.

C’è stata invece meno attenzione per quanto riguarda l’aspetto delle opportunità, che crediamo però sia altrettanto interessante. Tuttavia, è necessaria un’analisi di diverso tipo rispetto a quella utilizzata per misurare i rischi. Quando valutiamo il rischio i dati e le ricerche che consideriamo sono solitamente incentrate sul modo di operare delle società. Il CdA segue le linee guida migliori? Le emissioni di gas serra sono tenute sotto controllo? Sono presenti rischi nascosti all’interno della catena della distribuzione?

Per quanto riguarda le opportunità, l’attenzione si sposta su ciò che viene effettivamente prodotto e venduto. Ed è un fatto che la sostenibilità venda. Il mondo sta affrontando una serie di sfide che necessitano di soluzioni – dall’energia pulita alla salute pubblica, dalle alternative alla plastica al welfare. Guardando al futuro, le società che forniscono tali soluzioni dovrebbero essere ben predisposte alla crescita, e a rendimenti superiori ponderati per il rischio rispetto a settori più tradizionali e obsoleti.

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono una fonte interessante per identificare le aree di crescita. I 17 principi, sottoscritti da più di 190 governi di tutto il mondo, definiscono la visione per un mondo più sostenibile entro il 2030. Nelle nostre strategie Responsible Global Equity e Responsible Global Emerging Market Equity, abbiamo mappato i nostri investimenti sulla base dei Obiettivi al fine di comprendere come le nostre decisioni di selezione dei titoli siano legati agli andamenti macro indentificati in questi obiettivi.

 

L’analisi dei fattori ESG come parte di uno studio integrato delle società può portare a decisioni d’investimento migliori e quindi a performance di lungo termine più positive?

Al giorno d’oggi l’integrazione dei fattori ESG nelle strategie di investimento è una pratica molto comune tra gli asset manager europei. Tuttavia, se questo processo sia effettivamente in grado di aggiungere valore o meno dipende da come avviene l’integrazione. Un approccio in cui i gestori controllano i dati ESG come un mero esercizio di esclusione separato dal processo di analisi e valutazione dei titoli, è probabile che non produrrà risultati tangibili. Se invece l’analisi ESG – includendo sia elementi di rischio che elementi di opportunità – è una parte integrale dell’analisi dei titoli allora ha il potenziale di offrire una visione di lungo termine più ricca e completa delle società in cui si investe. In questo caso è più probabile che i fattori ESG influenzino la valutazione finale, per esempio determinando un tasso di sconto se la qualità della gestione aziendale preoccupa un analista, o modificando le proiezioni dei ricavi, se i temi legati alla sostenibilità possono indurre un analista ad essere più ottimista sulle vendite future.

Il cambiamento climatico è un potenziale rischio sistemico per diverse società in settori chiave. Perché gli investitori dovrebbero interessarsi a questo tema?

Mentre molte questioni ESG si applicano a una singola società o a un singolo settore, i cambiamenti climatici presentano rischi e opportunità che sono intersettoriali e transnazionali. La transizione verso un’economia globale a basso utilizzo di carbone presenta un cambiamento macroeconomico fondamentale cha ha implicazioni estese, ma le cui conseguenze economiche devono ancora essere pienamente comprese. Inoltre, anche se i governi e le società riusciranno a limitare le emissioni, assisteremo comunque ad ulteriori cambiamenti climatici che potrebbero avere un impatto significativo su settori quali l’alimentare e l’agricoltura, oltre a profondi effetti sociali.

Gli investitori che continueranno a investire seguendo un approccio tradizionale potrebbero essere sorpresi da questi cambiamenti. Ormai, il calo dei costi delle tecnologie ad energia rinnovabile sta avendo un impatto di trasformazione sull’industria energetica. Gli investitori possono adottare misure per essere più proattivi. Riteniamo che le raccomandazioni della Taskforce sulla disclosure finanziaria relativa al clima forniscano una guida molto valida su come gli investitori possano sviluppare un approccio strategico alla questione.