Outlook negativo S&P: costo del funding in aumento per le banche. Crescita al 1.1% e deficit 2.7%. Lontane le stime del governo

Edoardo Fusco Femiano -
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La decisione di Standard & Poor’s di modificare l’outlook da stabile a negativo, pur mantenendo il rating a BBB, era lo scenario più verosimile ed è in linea con quello di Moodys con riferimento alle osservazioni sulle scelte di finanza pubblica del governo.

Preoccupa la strategia dell’Italia di ricorrere a politiche di extra-deficit così come è preoccupante la traiettoria del debito pubblico, anche in relazione all’impatto che sta avendo sulla capitalizzazione delle banche italiane, le quali detengono circa 380 miliardi di BTP. Gli istituti finanziari italiani stanno ritardando la pianificazione delle prossime emissioni obbligazionarie, previste per circa 80 miliardi nel triennio 2019-2021 per via del crescente costo del funding associato al rischio paese.

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E’ allarmante, infine, l’insieme di segnali di rallentamento delle principali economie globali: il rischio è che nei prossimi sei mesi il ciclo economico possa iniziare una fase di correzione e, se così fosse, le previsioni italiane di crescita pari all’ 1.5%, già superiori alla media negli ultimi dieci anni, si rivelerebbero non più sostenibili.


Edoardo Fusco Femiano – Market Analyst – eToro

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