+134% in un anno: record di crescita per BorsadelCredito.it che chiude il 2018 erogando 52 milioni alle PMI italiane

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Nuovo record per BorsadelCredito.it, il primo operatore italiano di peer to peer lending per le PMI, che da inception (ovvero dalla partenza) alla chiusura di dicembre 2018 ha erogato oltre 52 milioni di euro distribuiti su 604 prestiti, un valore più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2017, quando l’erogato totale si attestava su 22,3 milioni suddivisi tra 391 prestiti.

Cresce soprattutto il taglio medio dei prestiti concessi: se infatti la media storica è stata di 85mila euro, dicembre ha visto un finanziamento medio ottenuto attraverso il portale di BorsadelCredito.it di oltre 110mila euro. Ma a rafforzarsi è anche la mole dei prestiti di ogni mese: laddove l’erogato medio mensile del 2017 è stato di 1,3 milioni, nel 2018 sono stati diretti alle PMI italiane circa 2,5 milioni di euro in media ogni mese, con un picco record di 3,3 milioni solo a dicembre: una performance quasi raddoppiata in 12 mesi.

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La corsa di BorsadelCredito.it si inserisce in un contesto in forte ascesa: l’Italia è tra i Paesi europei con il maggiore tasso di crescita per il P2P lending. L’erogato complessivo delle dieci piattaforme monitorate da P2P Lending Italia ha superato il miliardo di euro, per attestarsi a fine 2018 ad 1,2 miliardi, di cui 763 milioni nel solo 2018 e 250 milioni solo nell’ultimo trimestre dell’anno, segnando un aumento del 125% anno su anno (rispetto ai 340 milioni del 2017).

Il solo segmento dei prestiti alle imprese vale oggi 1 miliardo di euro: nel 2018 sono stati erogati 18,3 milioni di nuovi prestiti, con un progresso del 44% rispetto al trimestre precedente e dell’86% in confronto al quarto trimestre 2017. Il miliardo di euro prestato dal FinTech alle piccole e medie aziende rappresenta inoltre solo una minima parte del mercato potenziale di BorsadelCredito.it: le esigenze di finanziamento delle imprese ammontano a circa 50 miliardi di euro, esigenze a cui spesso le Banche non vanno incontro perché si tratta di micro prestiti che non offrono margine. Secondo infatti un report dell’Associazione Unimpresa, che si basa sui numeri di Bankitalia, nel 2018 i prestiti delle Banche alle PMI sono calati di 40 miliardi di euro (-4,89%) nonostante l’aumento di 3 miliardi dei finanziamenti a medio termine.

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Anche rispetto al resto d’Europa, l’Italia del FinTech inizia a guadagnare terreno: secondo i dati di Brismo (ex AltFi), in Europa continentale sono stati erogati 6,7 miliardi di euro in totale (135 milioni solo nell’ultimo anno), mentre le piattaforme del Regno Unito hanno distribuito ben 15,2 miliardi di sterline – ma “solo” 71 milioni nell’ultimo anno. Guidano la classifica ancora gli Stati Uniti, con 88,8 miliardi di dollari erogati. Non solo: a fine anno BorsadelCredito.it è risultata essere il terzo operatore nei prestiti alle PMI in Europa ex Regno Unito, con una quota di mercato dell’11,7%.

Il confronto con le altre asset class con caratteristiche di rischio/rendimento simili a quelle del P2P lending mostra come quest’ultimo sia il più performante dal punto di vista dei rendimenti. Prendendo in esame i numeri di BorsadelCredito.it a fine 2018, al netto dell’intervento del Fondo di Protezione, il rendimento della piattaforma si attesta sul 5,04%. Un valore superiore a quello medio offerto delle principali piattaforme britanniche, che ha segnato +4,29% a un anno in base al Liberum AltFi Returns Index.

Il prodotto di BorsadelCredito.it, con questi numeri, permette un guadagno netto annuo di oltre 370 euro su un capitale investito di 10mila euro, alla luce della tassazione al 26% che ha equiparato il P2P lending agli altri strumenti di investimento. I fondi bond corporate a 4 e 5 stelle Morningstar – quindi i migliori della categoria – hanno concluso il loro annus horribilis con una perdita del 2,44%. Tuttavia guardando i proventi in un orizzonte temporale di tre o cinque anni, il rendimento annualizzato è rispettivamente dell’1,89% e del 2,54%: ovvero un guadagno al netto delle imposte di quasi 140 euro sui tre anni e di 188 euro sui cinque. Guadagno che non tiene conto delle commissioni di ingresso né di quelle di gestione dei fondi comuni. A dicembre i BTP quinquennali, altra asset class con cui confrontiamo i finanziamenti di BorsadelCredito.it, hanno staccato in asta una cedola del 2,45%: 245 euro di rendimento lordo su un investimento di 10mila euro e poco più di 214 euro al netto dell’imposta agevolata al 12,5%, in un mercato peraltro che mostra una volatilità estrema ed è tutt’altro che risk-free. I conti deposito vincolati hanno offerto un rendimento medio dello 0,54%, corrispondente a un reddito di poco superiore ai 40 euro al netto del 26% di ritenute, sul medesimo ticket di ingresso di 10mila euro.