Conti di risparmio in criptovalute: cosa offre il mercato

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Ormai non si possono più definire una sorpresa o un settore emergente, le criptovalute sono infatti una realtà del mondo finanziario. A oltre un decennio dal lancio dei famigerati Bitcoin, il mercato delle criptovalute è entrato di default all’interno delle analisi, e degli interessi, di ogni attento operatore finanziario.

 

I tempi che stiamo vivendo, dove ognuno di noi può fare trading dallo smartphone, hanno amplificato le attenzioni attorno alle criptovalute soprattutto per l’alto livello di sicurezza e versatilità che molte “monete virtuali” offrono. Ciò che rende estremamente sicure le transazioni in criptovaluta è il sistema di crittografia che ci sta dietro. L’algoritmo di cifratura più sicuro, e utilizzato, oggi è chiamato RSA a 2048 bit, lo stesso adottato dalle piattaforme igaming per garantire un’esperienza sicura e imparziale. Per le criptovalute si utilizza un algoritmo diverso ma che offre lo stesso livello di sicurezza, chiamato ECDSA.

Le monete digitali sono salite alla ribalta per la loro estrema volatilità che in passato ha fatto arricchire gli investitori più lungimiranti, e che le rende poco idonee ai meno esperti. Si può, quindi, pensare d’investire in conti di risparmio basati sulle criptovalute? Sì, basta sapere come muoversi. Il primo fattore da capire è che, di criptovalute, ne esistono sul mercato almeno duemila. Oltre alla più nota Bitcoin, le altre criptovalute più scambiate sul mercato sono Monero, Ripple, Litecoin ed Ethereum, tra l’altro coinvolta pochi mesi fa in un virtuoso progetto sociale in Pakistan con la collaborazione del World Food Programme delle Nazioni Unite. Ma ci sono anche le stable coin, criptovalute dal valore pressoché stabile, come Tether, USD Coin e Paxos Standard.

Uno dei principali aspetti da tenere in considerazione è la sostanziale mancanza di costi aggiuntivi: non avendo alle spalle nessuna istituzione, come una banca centrale, le criptovalute non hanno tassazione. Non ci sono tracciamenti su invio e ricezione, garantendo quindi un ottimo anonimato, e al tempo stesso sta aumentando la credibilità internazionale tanto che sono in costante crescita le attività “reali” che permettono di comprare beni e servizi attraverso queste monete. Addirittura c’è chi come Facebook, da piattaforma di servizi, sta provando da tempo a trasformarsi in gestore di criptovalute: è il progetto Libra, sempre al centro di diverse e interessanti novità.

Anche per queste ragioni dal 2019 è aumentata in modo esponenziale l’offerta di conti di risparmio in criptovalute. Il sistema è analogo ai classici conti di risparmio offerti dalla banca sotto casa, con tanto d’interessi. In questo ambito si muovono, per esempio, i principali fornitori di account di criptovalute, come BlockFi, che offre conti senza alcun deposito minimo; oppure BTCPop, attivo sul mercato fin dal 2014 (praticamente la “preistoria” del mondo delle criptovalute) e che ha il proprio punto di forza nell’offerta di conti di risparmio immediato e con guadagni giornalieri. E ancora: Nebeus che offre tassi fino all’8,45%, e pagati ogni mese, a fronte di un deposito iniziale molto basso (100 euro); Crypto.com è invece l’ideale per chi ama rischiare qualcosa di più per ottenere interessi fino al 12% collegati a diverse tipologie d’investimento. A Cipro ha sede YouHODLer che funziona come una sorta di piattaforma per prestiti in criptovalute, consentendo di guadagnare semplicemente depositando il proprio portafoglio nell’asset centrale, con un mix di offerte e rischi differenti.

 

Anche il gotha della finanza mondiale mostra serio interesse per il settore. A fine 2019, JPMorgan Chase ha deciso di mettere i propri servizi bancari a disposizione dei principali “exchange” di criptovalute, come Gemini e Coinbase. Sono comunque sempre di più i settori che le accettano, in particolare, i pagamenti in Bitcoin: dallo sport al mondo dei giochi online, dalle compagnie aeree alle università, fino ai negozi online di prodotti di ogni genere.

Il mondo delle criptovalute, con il passare degli anni, si sta quindi strutturando con servizi diversificati per rischio, possibilità d’investimento e strategie, proprio come il sistema finanziario tradizionale. Le opzioni per ottenere ottimi ricavi, proprio in virtù dell’estrema mobilità senza vincoli “fisici”, garantisce comunque al settore una dinamicità molto alta garantendo la possibilità di fare davvero notevoli affari.