Investire nelle auto storiche? E’ possibile attraverso la Borsa di Francoforte
Si parla sempre più spesso di “opere d’arte” in riferimento alle auto storiche. L’investimento in questo settore ha prodotto negli ultimi cinque anni una crescita costante del 16% all’anno, con punte del 33% per modelli particolarmente rari e ricercati. Un fondo di diritto lussemburghese, nato su iniziativa del gruppo svizzero Hetica con sede a Zurigo, è già accessibile agli investitori ed a breve sarà anche possibile l’acquisto di certificati quotati alla Borsa di Francoforte.
La “riserva” del fondo è conservata a Lugano in un avveniristico garage sottoposto a sorveglianza totale, climatizzazione e controllo dell’umidità. In questo “caveau” le auto classiche vengono custodite e mantenute in perfetta efficienza, nonché valorizzate e proposte in vendita al momento giusto anche attraverso aste internazionali.
Il settore ha mostrato di non risentire delle fibrillazioni economiche provocate dai cambiamenti politico-sociali e dagli umori ondivaghi dei mercati finanziari. In Italia il volume d’affari correlato alle auto storiche viene valutato intorno ai 2,2 miliardi di euro, includendo anche acquisti e vendite, manutenzione e restauro, gare e raduni, e il conseguente turismo nazionale ed estero. Nel comitato tecnico del fondo sono presenti esperti del calibro di Cesare Fiorio, già direttore sportivo della Ferrari e vincitore di 18 titoli mondiali conquistati con Lancia e Fiat e Mariella Mengozzi, direttore del Museo dell’Auto di Torino.