La Française Global Coco dimostra un forte track-record a 5 anni

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La Française AM è lieta di annunciare che La Française Global Coco, inizialmente denominato Global Contingent Convertible (Coco) e gestito dall’asset manager, recentemente insignito del marchio SRI francese, ha celebrato il suo quinto anniversario il 18 gennaio 2022. Nel complesso, La Française AM gestisce 1,7 miliardi di euro in debito subordinato (al 18/01/2022), asset class che sta guadagnando terreno grazie alla graduale entrata in vigore, al di fuori dell’Europa, delle regole di Basilea 3 e per via dei solidi fondamentali delle istituzioni finanziarie.

Il comparto consiste in un portafoglio globale di 120 titoli (90,44% Cocos), selezionati secondo i criteri di investimento ESG (Environmental, Social and Governance) ed emessi da 54 istituzioni con un rating medio BBB+, con 84 milioni di euro di asset in gestione (al 31/12/2021). La Française Global Coco è adatto per un orizzonte di investimento superiore ai 5 anni, e ha avuto una performance netta complessiva (classe I-share) dal lancio (18/01/2017) del 36,47% (14/01/2022), sovraperformando l’ICE BofA Merrill Lynch Contingent Capital EUR Hedged Total Return Index (33,60%). Negli ultimi cinque anni, la classe I-share del comparto e l’indice di riferimento hanno avuto rispettivamente performance nette del 4,79% contro 4,08% (2021), 4,73% rispetto a 5,83% (2020), 16,66% contro 15,31% (2019), -6,08% rispetto a -5,44% (2018), 14,22% contro 12,07% (2017).

Jéremie Boudinet, fund manager del comparto, ha commentato: “Al momento la volatilità è elevata, per via delle previsioni sui tassi attuali e la rotazione settoriale sull’azionario, che ci rendono prudenti per questo trimestre. Di conseguenza, abbiamo momentaneamente ridotto la duration media delle obbligazioni e il posizionamento di rischio di La Française Global CoCo, per poter adottare una posizione più prudente. Potrebbero non presentarsi ancora occasioni di ingresso, ma sicuramente speriamo in un secondo trimestre del 2022 più positivo, con volatilità in riduzione e valutazioni più interessanti, mentre i fondamentali bancari dovrebbero rimanere molto solidi a livello mondiale.”