Come prevedere i rischi reputazionali? La soluzione arriva dal mondo startup

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Il rischio reputazionale è il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine dell’azienda da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza. Le perdite finanziarie delle aziende dovute a danni reputazionali hanno continuato ad aumentare nel corso dell’ultimo decennio e quasi otto aziende su dieci (79,5%) prevedono che l’attenzione al rischio reputazionale nel proprio settore sia destinata ad aumentare nei prossimi cinque anni. Se si guarda all’ambito compliance, il 2021 è stato un nuovo anno record in ambito riciclaggio e operazioni sospette. Secondo i dati dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF)  nel 2021 ci sono state, infatti, 139.524 SOS (Segnalazioni di Operazioni Sospette), con un incremento del 23,3% rispetto al 2020. In questo scenario, se fino a un decennio fa gli istituti finanziari erano considerati i principali soggetti a rischio di trasferimenti illeciti di denaro, i recenti dati di mercato hanno dimostrato che anche produttori, distributori, aziende di servizi e altre istituzioni non finanziarie si trovano sempre più spesso – nella gestione dei rapporti con terze parti – all’interno del mirino dei potenziali riciclatori di denaro, con una conseguente esposizione a rischi reputazionali, legali ed economici.

Come spesso accade, la soluzione per far fronte alla nuove esigenze di mercato – e ai nuovi rischi emergenti – arriva dal mondo startup; tra queste B4Compliance è un’azienda che – grazie a un portale AML – consente di effettuare indagini in ambito compliance e antiriciclaggio e conoscere preventivamente i rischi attorno al proprio business, su persone fisiche e giuridiche.

Ne abbiamo parlato con Onofrio Cappiello, CEO di B4Compliance.

Chi è B4Compliance? Quale è l’offerta rivolta alle aziende e ai professionisti?

L’azienda fa parte di Background Italia –  società di intelligence che opera a livello globale – e attraverso la propria piattaforma supporta le imprese nei processi KYC Know Your Customer, individuando eventuali esposizioni dei soggetti nei rapporti con terze parti in tutto il mondo – siano essi fornitori, partner, consulenti o dipendenti – attraverso 14.000 fonti dislocate a livello nazionale e internazionale.

L’esperienza offerta ai professionisti e alle imprese è totalmente digitale e consente di individuare direttamente online –   il profilo di rischio del soggetto cercato: attraverso algoritmi proprietari di machine learning è possibile, ad esempio, individuare criticità da rassegna stampa avversa, anche su base storica. B4Compliance consente di consultare tutte le liste antiriciclaggio: dalle Sanction list – soggetti ed entità, le cui attività sono sottoposte a monitoraggio, a restrizioni o sanzioni da parte delle Istituzioni Finanziarie e altre organizzazioni per ogni singolo Paese – Panama Papers, Paradise e Offshore Leaks, Black & Watch List nominativi per i quali vige un red flag emesso da autorità di vigilanza e altri enti (tra cui Interpol, FBI,DEA, DIA), liste PEP Persone politicamente esposte e PIL – Politici italiani locali. La piattaforma consente, infine, di effettuare la ricerca dei Titolari Effettivi, o in alternativa dei Legali Rappresentanti delle aziende, rilevare criticità in ambito creditizio, e consultare gli archivi pubblici di sentenze Civili e Penali in Italia.

La nostra Azienda dispone di Autorizzazioni Ministeriali, ex art. 134 TULPS – finalizzate alla raccolta di informazioni e svolgimento di investigazioni aziendali per conto di privati, quindi in grado di garantire il più alto standard di tracciabilità e trasparenza nel trattamento dei dati.

Come nasce l’azienda? Quali sono i vostri obiettivi nel medio-lungo termine?

B4Compliance nasce da un’esigenza di mercato che abbiamo vissuto personalmente: la maggior parte delle piattaforme disponibili sul mercato e operanti in questo settore, infatti, consente di fare ricerche parziali e focalizzate su determinate liste, “costringendo” le aziende a utilizzare più strumenti per un monitoraggio completo, con un conseguente dispendio economico e di tempo e possibili inefficienze che possono verificarsi lungo tutta la filiera.  Abbiamo, così, individuato un segmento di mercato scarsamente presidiato e iniziato a costruire la nostra offerta, realizzando un portale che realizza vere e proprie indagini reputazionali tramite analisi incrociate su database internazionali. Il nostro obiettivo è supportare sempre più Imprese, Enti  e Liberi Professionisti, da un lato offrendo ai “soggetti obbligati alla 231/07” uno strumento completo ed efficiente, dall’altro perseguendo la cultura di prevenzione del rischio anche  per soggetti diversi e, quindi, esposti in modo significativo a determinati scenari.

Avete in programma di assumere personale nei prossimi 12 mesi?

Prevediamo di assumere non meno di 5 persone nei prossimi 12 mesi da dedicare al tema “reputazionale”. Il nostro target è una figura con spiccate capacità per l’analisi di informazioni (giuridiche, redazionali e legali) sino a figure in grado di effettuare interviste per conferme di referenze e approfondimenti su temi specifici.