Teatro alla Scala, una Giselle al di sopra di ogni aspettativa
Una insolita quantità di applausi a scena aperta, un loggione ammaliato e riconoscente. Il pubblico nei palchi attonito per la meraviglia e travolto dalla bellezza dell’insieme. Una prima di Giselle come non se ne vedevano da anni, e che forse resterà ineguagliabile.
L’indimenticabile coreografia di Coralli-Perrot torna sul palcoscenico scaligero, nella ripresa di Yvette Chauviré, che proprio con la cura e la raffinatezza di ruoli come Giselle ha esaltato la tradizione classica in tutta la sua purezza e consegnato la sua fama al mondo. Balletto romantico in due atti del 1841; caposaldo fondamentale del repertorio della danza mondiale, riassume in sé tutti gli elementi stilistici, tecnici ed espressivi del balletto classico-romantico.
Se tutti noi sappiamo quanto Giselle nel contrasto fra un mondo solare e un regno oscuro e terribile, popolato di spiriti, riesca da sempre a commuovere il pubblico con la sua storia delicata, questa prima di Giselle del 9 luglio ha superato ogni aspettativa.
Nicoletta Manni è una Giselle di un fascino mai visto. Timofej Andrijashenko è un Albrecht unico, irripetibile, bellissimo e perfetto. Il “bianco stuolo delle Willi” si muove all’unisono nel segno della grazia, della leggerezza, dell’emozione incommensurabile.
Nicoletta è pugliese. Timofej russo. Lui l’ha corteggiata già qualche anno fa, lei ne è rimasta affascinata. Oggi i due ballerini del Teatro alla Scala vivono insieme e soprattutto … danzano insieme, con un affiatamento e una capacità tecnica unica. Eleganti, espressivi, coinvolgenti. Quando l’arte si unisce alla vita reale produce effetti magici e la bellezza si moltiplica in modo esponenziale.
Oltre dieci minuti di applausi al termine della serata non sono bastati a trasmettere il senso di suggestione e di profondo coinvolgimento provato dal pubblico.
Dal 9 al 16 Luglio 2022. Teatro alla Scala
Assolutamente da non perdere.
Ph. Marco Brescia & Rudy Amisano