ROL: cosa sono, come maturano e quando devono essere pagati

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È interesse di ogni datore di lavoro conoscere quante ferie o permessi abbiano a disposizione i propri dipendenti, così da poterne gestire al meglio la fruizione. In questo modo, si eviteranno accumuli da smaltire a ridosso delle scadenze, oppure ferie e permessi non goduti da liquidare. Sarà capitato perciò a molti di trovarsi di fronte alle rol in busta paga, una categoria di permessi, ma non sempre si è in grado di comprendere cosa siano effettivamente e come funzionino.

Cosa sono le ROL

L’acronimo ROL sta per riduzione dell’orario di lavoro e consiste in una tipologia di permesso pagato concesso a ore, finalizzato al ristoro e al ritrovamento delle energie, e che non prevede quindi una riduzione dello stipendio a fine mese.

Si tratta quindi di una tipologia di permessi, macro categoria a cui appartengono:

  • ROL, che come abbiamo detto sono concessi ai dipendenti per recuperare energie.
  • Ex festività: una tipologia di permessi che copre quelle che una volta erano festività ma che col tempo sono diventate giorni lavorativi, come ad esempio il 19 marzo con la Festa del Papà o l’Ascensione, il 39° giorno dopo Pasqua. Questo tipo di permessi sono adesso a discrezione del dipendente.
  • Lavorativi: i permessi concessi per esigenze di altro tipo, come lo studio, la legge 104, il lutto ecc.

Non sempre nei contratti figurano scritte le singole categorie, in alcuni di questi infatti può essere riportata semplicemente la dicitura “permessi” che le comprende tutte e tre.

Ad ogni modo, indipendentemente da come sono riportati in busta paga, per contratto collettivo nazionale, se richiesti, i permessi non possono essere negati al dipendente, maturano nel tempo e possono essere richiesti all’evenienza, oppure pagati qualora il lavoratore decidesse di non usarli.

A chi spettano le ROL?

Il mondo del lavoro, soprattutto negli ultimi tempi, si è ampliato molto con un gran numero di contratti differenti, stipulati in base alle reali necessità aziendali o anche del dipendente: a tempo determinato, indeterminato ma anche part-time o contratti a chiamata, e molti altri.

La domanda a cui si vuol trovare risposta è perciò: in quale di questi contratti è prevista la maturazione e la possibilità di godere delle ROL?

Per conoscere la propria situazione in merito è sempre bene controllare il proprio, in quanto viene lì specificato se sono previste ore di ROL e se quindi il dipendente può usufruirne, ma in linea di massima queste spettano a tutti i dipendenti a tempo determinato o indeterminato, purché full time (ovvero che svolgano 8 ore di lavoro giornaliere).

In che modo maturano le ROL?

Come per le ferie e altri tipi di permessi, le ROL maturano mensilmente, ovvero mese per mese il dipendente accumula un numero di ore che può richiedere a partire dal mese successivo.

Non è possibile dire quante ore di ROL sono concesse al mese per ciascun lavoratore, in quanto questo dipende dalla tipologia di contratto che è stato fatto e subisce una serie di variabili, tra cui anche la mansione affidata e il tipo di inquadramento.

Perciò l’unico modo certo per sapere quante ore di permesso ha a disposizione il dipendente è quello di consultare il contratto di lavoro. Il numero di ore maturate fino a questo momento, poi, verranno segnate in busta paga e sono consultabili su questa.

Le ROL hanno scadenza?

Un dipendente può anche scegliere di non usarle e lasciare che si accumulino per poterle usare in un momento da lui considerato indicato, o come riserva sicura di ore libere in caso di emergenza o necessità.

Ad ogni modo, comunque, queste non possono essere accumulate per troppo tempo e incorrono dopo un po’ in una scadenza, oltre il quale il datore di lavoro è tenuto a pagarle in busta paga.

La scadenza delle ROL è solitamente prevista al termine dei 12 mesi, oppure 24, ma i singoli contratti possono prevedere delle scadenze differenti e ancora una volta per conoscere con sicurezza quali queste siano si invita a controllare il proprio.

La somma restituita al lavoratore sarà poi pari alla paga base oraria, le ore di ROL perciò vengono pagate come una qualunque ora di lavoro ordinario.

Conclusioni

In quasi tutte le tipologie di contratto sono concessi i permessi, che in alcuni casi vengono differenziati tra ROL (riduzione dell’orario di lavoro) ed ex-festività. Si tratta di ore che il dipendente può beneficiare per recuperare le energie o in caso di necessità.

Per conoscere nel dettaglio se un dipendente ha a disposizione ROL, come maturano e in che modo utilizzarle è necessario consultare il suo contratto, in quanto vi sono delle oscillazioni nei regolamenti in merito, ma questi devono sempre essere specificati.