Tre opinioni sul futuro dell’investimento orientato alla crescita

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I titoli growth hanno sovraperformato nel 2022: su questo non c’è dubbio. Ora la domanda cruciale per gli investitori orientati alla crescita è: cosa riserverà il futuro? In prospettiva, la comprovata crescita degli utili sarà verosimilmente un catalizzatore chiave dei rendimenti. La buona notizia è che per trovare società con un valido potenziale di crescita non bisognerà cercare solo fra i titoli tecnologici e dei beni di consumo, ma si potrà attingere a uno spettro più ampio di settori e regioni. Stiamo passando da quello che finora è stato un mondo pressoché binario – investire in un settore evitando gli altri o investire negli USA evitando gli altri paesi – a un contesto più bilanciato, con un senso di opportunità più ampio. Ma quali sono gli ambiti più promettenti e come prepararsi al meglio al prossimo “mercato rialzista”?

1. L’intelligenza artificiale ha ormai raggiunto un punto di inflessione

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Gli usi innovativi dell’IA si stanno diffondendo ovunque. Aziende come Microsoft utilizzano la tecnologia IA per differenziare le proprie offerte e assicurare ai clienti una maggiore produttività. Microsoft ha già rilasciato una versione di prova limitata del suo motore di ricerca Bing che sfrutta ChatGPT, un chatbot sviluppato in collaborazione con OpenAI. Inoltre, ha annunciato di voler includere questa tecnologia nella sua diffusissima suite di software Office, nella piattaforma Teams e nel servizio di code development GitHub. L’adozione su larga scala dell’IA richiederà un’enorme potenza di calcolo, che favorirà i servizi cloud e l’industria dei semiconduttori. Nvidia, che sviluppa semiconduttori e hardware di calcolo, sfrutta già l’IA per migliorare la velocità di sviluppo dei propri prodotti e ha recentemente annunciato una partnership per la distribuzione di questa tecnologia insieme a Microsoft.

2. Le realtà “pick and shovel” favoriscono la crescita in tutti i settori

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Quando i capitali affluiscono in un settore, gli investimenti tendono ad aumentare, creando a loro volta nuove opportunità per i fornitori di quel settore. Sono le società che chiamiamo “pick-and-shovel”, letteralmente “pala e piccone”, cioè quelle che forniscono i materiali di cui fa uso l’intero settore piuttosto che il prodotto finale vero e proprio. Basti pensare a quanto denaro è confluito nelle attività di ricerca e sviluppo (R&S) nel settore sanitario. Questo fenomeno in atto ormai da alcuni anni ha registrato un’impennata durante la pandemia. Le compagnie farmaceutiche che hanno sviluppato con successo vaccini contro il COVID e trattamenti antivirali, come Pfizer e Moderna, hanno accumulato liquidità.

Per contro, nel settore dell’energia abbiamo assistito a una pluriennale “siccità di capitali” quando i prezzi dell’energia sono scivolati a livelli prossimi allo zero. Poi, non appena le forniture hanno cominciato a scarseggiare e i prezzi sono aumentati, i capitali sono tornati ad affluire. Quando le società energetiche realizzano profitti, in genere espandono le attività di esplorazione e produzione, che richiedono più macchinari e servizi. Questa potrebbe quindi essere una fonte di crescita per le aziende che forniscono tecnologia, prodotti e servizi al settore.

3. I campioni globali si rafforzano con l’indebolimento del dollaro

Lo scorso anno, per la prima volta in quasi un decennio, le azioni statunitensi hanno sottoperformato le controparti delle altre principali regioni al mondo. A nostro avviso, ci sono buone probabilità che questa tendenza possa continuare, semplicemente perché il ciclo di rialzo delle azioni statunitensi e del dollaro US sta durando da molto tempo. Per le società al di fuori degli Stati Uniti, la forza del dollaro tende ad essere un vento contrario. A un certo punto, però, crediamo che la Federal Reserve dovrà tagliare i tassi. E quando lo farà, il dollaro potrebbe tornare a indebolirsi. Siamo quindi ottimisti sulle prospettive d’investimento globale. A prescindere dal buon andamento delle economie europee e asiatiche, in quelle regioni ci saranno grandi aziende con solide prospettive di business.

Oggi pensiamo che alcune realtà al di fuori degli Stati Uniti si siano rese conto dell’opportunità che offrono a livello globale. Sono tornate a concentrarsi sulla generazione di valore per gli azionisti in un periodo molto più vantaggioso per la loro valuta. In altre parole, come nel basket, il mondo sta recuperando punti e le superstar non si trovano necessariamente solo negli USA, ma anche in altri paesi. Un esempio su tutti è ASML, leader mondiale nella fornitura di apparecchiature di produzione per i semiconduttori più avanzati. La sede aziendale è nei Paesi Bassi. ASML ha sviluppato una tecnologia esclusiva per la realizzazione di chip avanzati. Con l’espansione della sua quota di mercato, ha investito in modo aggressivo nell’ulteriore sviluppo del suo vantaggio tecnologico. Al momento, molti titoli legati ai chip stanno accusando delle perdite e il settore fatica a gestire l’eccesso di offerta. In un’ottica pluriennale, però, riteniamo che il settore sia ben posizionato per una forte ripresa ciclica. Un altro esempio è rappresentato dalla ricerca farmacologica. Novo Nordisk ha sviluppato terapie per il trattamento del diabete e dell’obesità. Anche in questo caso, l’interesse per l’azienda non ha tanto a che fare con la possibilità che i mercati europei superino quelli statunitensi, quanto piuttosto con la diffusione del diabete e dell’obesità a livello mondiale e il potenziale di migliorare la vita dei pazienti.

Riteniamo, in conclusione, che la chiave per navigare in mercati volatili sia una combinazione di pazienza, esperienza e prospettiva a lungo termine. Se guardiamo al futuro e ci concentriamo su temi d’investimento sostenibili che dureranno anche nei prossimi anni, intravediamo molte opportunità all’orizzonte. L’investimento growth è rallentato, ma non è certo finito. Cercare di investire in società con prospettive di forte crescita nel lungo termine è importante oggi come non mai. Queste società, infatti, non solo tendono a sopravvivere alle flessioni del mercato, ma riescono anche a rafforzarsi.