Geographical indication (GIs). La commissione agricoltura europea AGRI approva nuove regole

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Il comitato europeo AGRI approva nuove regole per le indicazioni geografiche

Con zero astensioni o voti contrari, la commissione agricoltura del Parlamento europeo (AGRI) ha adottato la sua posizione sulla proposta di nuove norme sulle indicazioni geografiche (IG). Le modifiche proposte dai deputati comprendono una procedura di registrazione più semplice per le nuove IG e una migliore protezione delle IG online. Le IG hanno “un significato economico, sociale e politico unico, creano valore senza la necessità di alcun fondo pubblico”, ha affermato in una nota l’eurodeputato Paolo de Castro.

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Facendo riferimento a quanto già approvato in febbraio per tutelare le denominazioni dei prodotti artigianali e industriali locali, e basandosi sul regolamento esistente che protegge gli alimenti prodotti localmente nell’UE, le nuove norme prevedono una procedura per registrare le IG e la loro etichettatura. Le domande dei produttori verrebbero prima esaminate dalle autorità nazionali e locali, quindi l’Ufficio dell’UE per la proprietà intellettuale (EUIPO) deciderebbe in merito alla registrazione. I deputati propongono che gli Stati membri che non desiderano istituire un’autorità nazionale di registrazione possano rinunciare e che la registrazione sia coperta per loro direttamente dall’EUIPO.

Per rendere il processo più agevole, i deputati hanno suggerito di utilizzare applicazioni elettroniche. Hanno anche proposto che le autorità nazionali assistano le micro, piccole e medie imprese con l’amministrazione per la loro domanda e garantiscano loro tasse di registrazione più basse.

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I paesi dell’UE sarebbero tenuti a designare un’autorità competente incaricata di verificare che un’IG sia stata immessa sul mercato in conformità al disciplinare di produzione. I deputati vogliono assicurarsi che le regole si applichino effettivamente anche ai beni immessi sul mercato elettronico e rendere obbligatoria la proposta istituzione di un portale digitale con i dettagli degli organismi di certificazione accessibili al pubblico.

A seguito del voto in commissione, la relatrice Marion Walsmann (PPE, DE) aveva dichiarato: “È giunto il momento di creare un meccanismo a livello di UE per proteggere le competenze e le tradizioni locali europee specifiche relative ai prodotti artigianali e industriali. Abbiamo progettato un meccanismo europeo efficiente con un onere amministrativo minimo e lo abbiamo reso particolarmente attraente per le MPMI, poiché beneficeranno di un processo di richiesta più semplice e di tariffe più basse. Questo nuovo meccanismo non solo aiuterà i prodotti tradizionali anche delle regioni meno sviluppate a farsi conoscere, attrarrà turisti e creerà posti di lavoro, ma renderà anche più consapevoli i consumatori, assicurerà una concorrenza leale per i produttori e li aiuterà a combattere i prodotti contraffatti”.