Oltre le criptovalute, White Paper Assogestioni

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Assogestioni,  con il supporto tecnico e scientifico di PwC Business Services Srl e del Politecnico di Milano, ha pubblicato un interessante ed innovativo White Paper in cui analizza Il connubio tra tecnologia digitale e asset management in una fase di profonda accelerazione.  È importante, si sottolinea, proporre una serie di analisi e identificare spazi di intervento, consentendo all’industria italiana del risparmio gestito di perseguire linee evolutive che permettano di sfruttare tutto il potenziale di questo connubio, mitigandone al tempo stesso i rischi.  Nel White Paper si focalizza l’attenzione sulla crescente diffusione dei digital asset e si  approfondiscono due ambiti in modo particolare: 

  1. l’emissione, la detenzione e la circolazione in forma digitale di quote o azioni di organismi d’investimento collettivo 
  2. l’investimento da parte degli OICR in digital asset. 

 È importante, innanzitutto, condividere alcune nozioni di base, con riferimento particolare al significato e alle modalità di funzionamento della blockchain e dei suoi algoritmi di consenso, alle differenti tipologie di Distributed ledger technologies (DLT), o tecnologia a registro distribuito, e alle diverse tipologie di token, evidenziandone vantaggi e svantaggi, benefici e rischi. 

In una disciplina così in evoluzione, si sottolinea, è necessaria una sistematizzazione per poter avere una base di conoscenza condivisa su cui poter investire successivamente. Allo stesso tempo è opportuno un confronto a livello internazionale, così da evidenziare alcune esperienze che possono essere di ispirazione per le necessità del mercato italiano. Secondo i dati degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, peraltro, il fenomeno dell’utilizzo di token basati su blockchain sta crescendo molto. Dal 2016 al 2022, sono stati rilevati 440 progetti (il 42% del totale di progetti blockchain) a livello internazionale che hanno utilizzato token fungibili o non fungibili, con una crescita rilevata nell’ultimo anno del 113%. Il 35% dei progetti identificati si colloca nel settore finanziario che da tempo sperimenta e utilizza questi strumenti per rappresentare securities e implementare nuovi modelli di gestione delle stesse. Attenzione particolare in questo ambito è dedicata al mondo dei security token. 

Il White Paper è strutturato con una prima parte più descrittiva e una seconda parte più applicativa. 

È importante, innanzitutto, si evidenzia condividere alcune nozioni di base, con riferimento particolare al significato e alle modalità di funzionamento della blockchain e dei suoi algoritmi di consenso, alle differenti tipologie di Distributed ledger technologies (DLT), o tecnologia a registro distribuito, e alle diverse tipologie di token, evidenziandone vantaggi e svantaggi, benefici e rischi. In una disciplina così in evoluzione, è necessaria una sistematizzazione per poter avere una base di conoscenza condivisa su cui poter investire successivamente. 

Secondo i dati degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, peraltro, il fenomeno dell’utilizzo di token basati su blockchain sta crescendo molto. Dal 2016 al 2022, sono stati rilevati 440 progetti (il 42% del totale di progetti blockchain) a livello internazionale che hanno utilizzato token fungibili o non fungibili, con una crescita rilevata nell’ultimo anno del 113%. Il 35% dei progetti identificati si colloca nel settore finanziario che da tempo sperimenta e utilizza questi strumenti per rappresentare securities e implementare nuovi modelli di gestione delle stesse. Attenzione particolare in questo ambito è dedicata al mondo dei security token. 

Nella parte applicativa, focalizzata sui temi della tokenizzazione degli asset e dell’investimento in asset digitali, si è cercato di identificare le varie possibili soluzioni, dove per ognuna sono stati evidenziati i potenziali benefici e le eventuali criticità. Con riferimento ai primi, evidentemente il potenziale è molto significativo in termini di semplificazione, sicurezza, interoperabilità, trasparenza ed efficienza operativa.

Quali sono le conclusioni del Paper? La Distributed Ledger Technology (DLT) combina diverse tecnologie e può essere sviluppata con diverse funzionalità, a seconda delle esigenze del progetto che vi si affida. Ogni DLT ha le proprie caratteristiche e specificità e per questo può essere una tecnologia complessa da comprendere.  I benefici che potrebbe apportare al mondo dei servizi finanziari diventano sempre più chiari con il tempo, e proprio a tal proposito diventa necessario effettuare una corretta valutazione dei rischi legati al suo sviluppo, alla sua implementazione e al suo utilizzo. L’analisi di impatti, benefici e ostacoli all’adozione descritti nell’approfondimento non sono da considerarsi come esaustivi e potrebbero non essere perfettamente in linea con ogni tipo di attività e ambito di applicazione della blockchain.  L’obiettivo è stato quello di individuare le questioni che a oggi necessitano di un approfondimento, indirizzando così il lavoro di professionisti e delle Autorità di Vigilanza verso tematiche considerate rilevanti dal mercato. 

Dalle analisi riportate nel White Paper risulta evidente che la tokenizzazione possa apportare numerosi benefici ai gestori di fondi, semplificando i processi operativi di sottoscrizione, apportando vantaggi in termini di sicurezza, interoperabilità, trasparenza ed efficienza operativa, accelerando la digitalizzazione delle proprie offerte e ampliando la gamma di asset investibili. Vi sono però molti ostacoli da superare prima che questi benefici possano concretizzarsi. Il principale ostacolo è il tempo. La transizione di un’industria globale verso il futuro non può essere realizzata con un unico salto. Il pericolo è che l’inevitabile durata della transizione verso il nuovo modello possa diventare un freno all’innovazione. Risulta quindi di primaria importanza erigere solide fondamenta oggi per ciò che sarà costruito domani