Ecco le cripto che hanno beneficiato di più della ripresa del settore

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Il 2022 è stato un anno particolarmente duro, anche per il mercato delle criptovalute, la quali hanno risentito negativamente, non solo degli effetti secondari di pandemia, conflitto russo-ucraino e aumento dei tassi causa inflazione, ma anche del crollo del UST di Terra (Luna) e della bancarotta di FTX. Questo evento, in particolare, ha fatto perdere ai clienti miliardi di dollari. Tuttavia, già da inizio 2023, l’intero comparto ha registrato performance positive.

Queste dinamiche si sono riscontrate anche in mercati paralleli a quello degli asset digitali, come quello degli investimenti in criptovalute tramite ETP, in cui è attiva la stessa 21Shares. Infatti, dopo la serie di eventi appena presentati, da inizio anno a oggi questo segmento ha attratto flussi per 110 milioni di dollari, portando il totale delle masse gestite attorno ai 3,2 miliardi dollari (dati Bloomberg, aggiornati al 25/05/2023). Ad oggi, il segmento degli ETP sulle criptovalute è composto da 11 emittenti attivi, con oltre 350 prodotti quotati su varie piattaforme di scambio e, come accade sul mercato del trading fisico, l’asset in cui si concentra la maggior parte dell’AuM è il Bitcoin, al quale sono dedicati 13 ETP, che raccolgono complessivamente 1,65 miliardi di dollari. Seguono l’Ethereum, con 10 ETP e 580 milioni di dollari di AuM, i basket – ovvero quegli ETP che sono esposti a più di una singola criptovaluta – con 16 ETP e 276 milioni di dollari di AuM, e le ALT Coin, con 54 ETP e circa 67 milioni di AuM. Per quanto riguarda gli inflows citati in precedenza, il Bitcoin è sempre in testa alla classifica, avendo attratto il 58% dei 110 milioni totali. Seguono le ALT coin con il 27%, Ethereum con il 10% e i basket con il 6%.

Alessandro Mondio, Capital Markets Associate di 21Shares ha affermato: “I trend descritti sopra sono confermati anche dal range di prodotti di 21Shares, che in questo segmento rappresenta l’emittente più grande a livello europeo, avendo lanciato sul mercato più di 30 ETP (ad oggi la gamma più ampia in assoluto) e avendo un AuM complessivo di 1,2 miliardi di dollari. Infatti, anche per 21Shares, il Bitcoin è stato l’asset che, singolarmente, ha attratto più flussi, pari a 12 milioni di dollari, rispetto a ogni altra valuta digitale da inizio anno. Questo rende il 21Shares Bitcoin ETP il prodotto che ha registrato il secondo più grande afflusso del segmento degli ETP su cripto. Ovviamente, questo ha portato a conseguenze positive anche i termini di performance, con l’ABTC che ha registrato un +57,7% YTD, piazzandosi secondo nella top 5 ETP di 21Shares per performance. Il primo posto lo ha conquistato il 21Shares Solana ETP (+99,63%). Tuttavia, le performance dei nostri singoli prodotti rappresentano un’ulteriore testimonianza di come tutto il settore abbia vissuto e stia ancora vivendo un generale livello di espansione. Infatti, se si guarda i 5 prodotti che hanno avuto le performance peggiori, si nota che solo 3 sono in territorio negativo e di questi 3, 2 sono ETP short; quindi, è normale che registrino perdite quando l’asset che tracciano è in crescita. Ciò significa che, su oltre 30 prodotti, da inizio anno solo uno ha registrato effettivamente una performance negativa pari a -5.82%.”

Infine, è inutile negare che tutto il mercato degli asset digitali abbia tratto beneficio dalle recenti crisi del sistema bancario, innescate dal crollo di istituti come Silicon Valley Bank e Credit Suisse. Infatti, le criptovalute hanno mostrato una certa resilienza a questi eventi, con i cripto ETP che, a seguito della bancarotta SVB, hanno registrato afflussi per 3 settimane consecutive, esaltando la narrativa di come queste classi di attività siano viste dagli investitori come un’alternativa valida al settore bancario.