Il Consiglio europeo approva il regolamento sulle criptoattività

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Il Consiglio europeo nella seduta del 16 maggio ha adottato il regolamento sui mercati delle cripto-attività (Markets in Crypto-Assets Regulation”, MiCA). Il provvedimento introduce norme armonizzate per le cripto-attività a livello dell’UE, garantendo in tal modo la certezza del diritto per le cripto-attività non contemplate dalla legislazione vigente dell’UE. Come viene sottolineato, negli ultimi anni si è registrato un notevole aumento delle cripto-attività, specialmente le “stablecoin”, che incorporano meccanismi di stabilizzazione rispetto alle principali valute, come l’euro e il dollaro statunitense.

Anche se il mercato delle stablecoin è ancora modesto (meno di 150 miliardi di USD) e allo stato attuale è improbabile che ponga minacce sistemiche, in futuro potrebbe espandersi in misura sostanziale. La direttiva dell’UE relativa ai mercati degli strumenti finanziari non copre tutte le cripto-attività e la sua applicazione varia da uno Stato membro all’altro. Il regolamento MiCA mira a promuovere l’innovazione e l’uso delle cripto-attività, migliorando la tutela dei consumatori e degli investitori come anche la stabilità finanziaria. Il Consiglio europeo ha adottato il suo mandato negoziale sul regolamento MiCA il 24 novembre 2021. I triloghi tra i colegislatori sono iniziati il 31 marzo 2022 e si sono conclusi con un accordo provvisorio raggiunto il 30 giugno 2022. L’adozione formale del regolamento rappresenta la fase finale del processo legislativo. recenti avvenimenti, ha sottolineato Elisabeth Svantesson, ministra delle Finanze della Svezia,  hanno confermato l’urgente necessità di imporre norme che proteggeranno meglio i cittadini europei che hanno investito in tali attività e preverranno l’uso improprio della cripto-industria a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo

Le nuove norme riguardano gli emittenti di utility token, token collegati ad attività e cosiddetti “stablecoin”. Si applicano anche ai fornitori di servizi come ad esempio le piattaforme di negoziazionee i portafogli in cui sono detenute le cripto-attività. Gli operatori del mercato delle cripto-attività saranno tenuti adichiarare le informazioni sulla loro impronta ambientale e climatica. L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) elaborerà progetti di norme tecniche di regolamentazione riguardanti il contenuto, le metodologie e la presentazione delle informazioni relative ai principali effetti negativi sull’ambiente e sul clima. Entro due anni la Commissione europea dovrà presentare una relazione sull’impatto ambientale delle cripto-attività e sull’introduzione di norme minime di sostenibilità obbligatorie per i meccanismi di consenso, compreso il proof-of-work.

Si rafforzano poi le misure di sicurezza come l’assegnazione di riserve fondamentali per far sì che le attività siano garantite da un valore equivalente nelle valute di riferimento (regola della corrispondenza  in modo tale che ai possessori di cripto-attività sia data la precedenza sulle riserve. Gli emittenti di cripto-attività devono inoltre indicare un piano di rimborso in caso di difficoltà finanziarie, in modo da garantire ai possessori di cripto-attività il pagamento in valute equivalenti. Anche il rimborso è fissato tempestivamente onde evitare problemi di liquidità. Si conferma l’ EBA (European Banking Authoirity)  quale autorità di regolamentazione e vigilanza principale, mentre le informazioni pertinenti sarebbero trasmesse all’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA). La presenza dell’emittente nel territorio dell’UE è una condizione preliminare per l’emissione. Il testo estende inoltre il regolamento agli offerenti e ai fornitori di servizi per le cripto-attività, anziché ai soli emittenti. Si introduce inoltre un quadro normativo armonizzato nell’Unione europea che, data la natura globale dei mercati delle cripto-attività, rappresenta un miglioramento rispetto alla situazione attuale in cui solo alcuni Stati membri dispongono di una legislazione nazionale.

Il Consiglio ha poi adottato norme aggiornate sui dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi ampliando l’ambito di applicazione delle norme ai trasferimenti di cripto-attività. Il regolamento fa parte di un pacchetto di proposte legislative volte a rafforzare le norme dell’UE in materia di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo (AML/CFT), presentato dalla Commissione il 20 luglio 2021. In questo modo si assicurerà la trasparenza finanziaria sugli scambi di cripto-attività e fornirà all’UE un quadro solido conforme alle norme internazionali più rigorose in materia di scambi di cripto-attività, garantendo che queste non siano utilizzate a fini criminali. In base alle nuove norme, i prestatori di servizi per le cripto-attività hanno l’obbligodi raccogliere e rendere accessibili determinate informazioni relative al mittente e al beneficiario dei trasferimenti di cripto-attività da essi effettuati, indipendentemente dall’importo delle cripto-attività oggetto dell’operazione. In questo modo, viene sottolineato, si garantisce la tracciabilità dei trasferimenti di cripto-attività, in modo da poter individuare con maggiore precisione le eventuali operazioni sospette e bloccarle.