La situazione delle banche americane. Che cosa succederà?

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di Jérémie Boudinet, Head of Investment Grade Credit, e Mélanie Hoffbeck, Credit Fund Manager & Analyst – La Française AM, 

Che cosa succederà alle banche americane?

Altre banche, quelle più piccole che non rivestono un’importanza sistemica, avranno bisogno di aiuto nei prossimi mesi. La mancanza di fiducia nei confronti delle istituzioni fragili non si fermerà di certo.

Il nocciolo della questione è rappresentato da tutte le banche che non possono essere tenute sotto controllo. Si tratta di circa 4.200 istituti il cui patrimonio è inferiore a 100 milioni di dollari. Ciò che è certo è che, se la Silicon Valley Bank è stata in grado di gestire il proprio bilancio senza alcun allarme da parte delle autorità di regolamentazione, non possiamo essere troppo cauti sullo stato di tutte le banche più piccole.

La crisi che ha coinvolto il settore bancario non è sicuramente arrivata al capolinea. Non siamo ancora del tutto fuori pericolo. Tuttavia quello che è successo agli operatori regionali statunitensi non deve, però, essere visto come una previsione di quello che potrebbe accadere anche in Europa.

Infatti seppur nel bel mezzo della stagione delle trimestrali, i dati raccolti finora sono sufficienti per affermare che in Europa non siamo di fronte ad una situazione tragica.

Noi continuiamo, comunque, a rimanere cauti sulle obbligazioni bancarie, perché riteniamo che gli spread delle banche europee potrebbero non essere risparmiati dal destino delle banche statunitensi, anche se gli standard normativi e le tendenze fondamentali variano notevolmente da una sponda all’altra dell’Atlantico. Gli obbligazionisti, quindi, non potranno non tener conto della possibilità che una teorica contrazione del credito negli Stati Uniti raggiunga anche le coste europee.

Un’altra ragione è che i mercati del credito continuano a operare con lo stesso (scarso) livello di liquidità che abbiamo sperimentato dal 2022. I flussi scarsi e l’elevata volatilità dei tassi non si combinano bene. Le obbligazioni bancarie continueranno ad essere scambiate con forti sconti rispetto alle loro controparti non finanziarie, e a fluttuare in questo modo nel prossimo futuro.