Le proposte di Assoprevidenza sulla previdenza complementare

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Assoprevidenza in occasione dell’Assemblea annuale ha avanzato una serie di proposte di miglioramento dell’attuale impianto dei fondi pensione. In generale l’ Associazione chiede che il trattamento fiscale della previdenza complementare italiana sia reso omogeneo con quello degli altri Paesi europei in particolare con l’eliminazione della tassazione sui rendimenti dei fondi pensione e con l’aumento del limite alla deducibilità dei contributi, ancora fermo all’equivalente di 10 milioni di vecchie lire (5164,57 euro).

Si formulano poi una serie di proposte sostanzialmente a costo zero per lo Stato. In alternativa alle prestazioni ordinarie compresa la rendita integrativa temporanea anticipata (RITA), che è una soluzione di flessibiilità in uscita, il riconoscimento agli iscritti della possibilità di percepire il montante finale, senza prelievo fiscale, in BTP decennali al tasso cedolare corrente all’atto della conversione. I BTP dovrebbero essere inalienabili per 10 anni ma andrebbero regolarmente in successione con le regole ordinarie.

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Vi è poi la possibilità per i fondi di investire, anche in via diretta, sino al 10% del patrimonio in titoli di Stato, da mantenere in portafoglio al prezzo di carico, così come avviene nelle gestioni separate assicurative.

Last but not least la previsione per i fondi pensione di maggiori spazi per l’investimento in fondi alternativi (FIA) che supportano economia nazionale, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese.

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