Riforme istituzionali: Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani, incontra la ministra Casellati

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Cia-Agricoltori Italiani – Riforme istituzionali: avanti su dialogo per modifiche condivise —

Le richieste del presidente Cristiano Fini al ministro: dare stabilità agli esecutivi, rafforzare il Parlamento e non modificare il ruolo di garante del Presidente della Repubblica.

La Cia-Agricoltori Italiani

La Cia-Agricoltori Italiani è una delle maggiori organizzazioni di categoria d’Europa che lavora per il miglioramento e la valorizzazione del settore primario e per la tutela delle condizioni dei suoi addetti, contando su circa 900 mila iscritti in Italia.

Tra gli interessi della Confederazione:

  • la tutela e lo sviluppo della figura dell’imprenditore agricolo e della sua impresa,
  • la salvaguardia del reddito degli agricoltori,
  • i diritti del lavoro agricolo esercitato come impresa,
  • l’affermazione del settore primario nel sistema economico italiano,
  • la competitività delle imprese sui mercati,
  • l’affermazione nella società della cultura della terra intesa come bene di tutti, limitato e non riproducibile.

Agricoltura sostenibile

La Cia-Agricoltori Italiani punta su agricoltura sostenibile con attenzione a qualità, sicurezza, educazione alimentare, tutela e valorizzazione dell’ambiente, agriturismo, foreste, agricoltura biologica, energie alternative; tra i suoi ambiti, anche editoria ed informazione legislativa agraria.

Avviare una stagione di riforme per ammodernare le istituzioni è fondamentale per il Paese, seguendo tre direttrici chiave: dare più stabilità agli esecutivi; rafforzare il ruolo del Parlamento; dire no al presidenzialismo. Questa l’agenda delle priorità portata dal presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, all’incontro sul tema con il ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

“Modificare l’assetto istituzionale riveste un’importanza strategica -ha spiegato Cristiano Fini- Per questo motivo è indispensabile che il governo prosegua nello sforzo di dialogo con le opposizioni per arrivare al più largo consenso possibile” e aggiunge “apprezziamo le iniziative messe in campo dal ministro Casellati e dal premier Meloni per ascoltare tutte le voci, anche quelle delle forze economiche e sociali”.

Più in dettaglio, ha sottolineato il presidente di Cia, “è assolutamente condivisibile e non più rinviabile dare stabilità e durata agli esecutivi, anche con un premierato più forte eletto direttamente dai cittadini”. Invece, “auspichiamo che resti invariato il ruolo del presidente della Repubblica, evitando di trascinare nell’agone politico, attraverso una sua elezione diretta, il nostro più alto presidio di garanzia, sia interna che internazionale” e “figura indispensabile a bilanciare pesi e contrappesi della riforma in cantiere”.

Infine, ha aggiunto Fini, “bisogna mantenere centrale il ruolo del Parlamento” e, per fare ciò, secondo Cia “sarebbe importante rivedere anche la decretazione d’urgenza, il monocameralismo di fatto (ormai è prassi che i decreti legge vengano modificati da una Camera con la sola ratifica dell’altra), i regolamenti parlamentari e la legge elettorale”.