Eleonora Viscardi: chi è l’influencer tech donna più seguita su Instagram

-

Il mondo degli influencer è spesso al centro dell’attenzione mediatica e di polemiche. Parlare di loro crea sensazioni contrastanti dentro ognuno di noi: c’è chi li ama e chi li odia, chi li stima e chi li disprezza. Indipendentemente da tutto, non si può dire che non facciano notizia.

Oggi abbiamo l’onore di intervistare Eleonora Viscardi, una delle Influencer e creator digitali a nostro avviso più interessanti in Italia. La sua semplicità esplicativa e il suo pragmatismo nei video rendono i suoi profili social dei veri e propri canali di divulgazione tecnologica adatti a chiunque.

Chi è Eleonora Viscardi?

Eleonora Viscardi è l’influencer e creator donna che parla di tecnologia con il più grande seguito su Instagram in Italia, con quasi mezzo milione di fedeli utenti che la seguono quotidianamente e più di 5 milioni di utenti raggiunti ogni mese dai suoi video. Su Instagram ha creato un format chiamato “Trucchi pazzeschi” in cui spiega con dei semplici tutorial come sfruttare al massimo tutte le potenzialità dei social network, dei telefoni, dei computer e, più in generale, di tutto quello che riguarda la tecnologia. 

Ciao Eleonora! Iniziamo con l’intervista, sei pronta?

Certo! Sono molto entusiasta di condividere con voi un po’ più di me e della mia esperienza come influencer tech in Italia. 

Hai seguito un percorso di studi specifico per intraprendere la tua carriera? In cosa consiste il tuo lavoro esattamente? 

La mia formazione universitaria di base è in economia e commercio. Sicuramente seguire un percorso universitario è stata un’esperienza importante e formativa, non credo tuttavia sia stata fondamentale per la mia attuale carriera.

Il mio lavoro oggi consiste fondamentalmente in tre aree diverse.

La prima riguarda la creazione di contenuti online, attraverso la quale diffondo curiosità e consigli utili nell’ambito digital.

La seconda area riguarda la formazione su tematiche digitali: ho prodotto e continuerò a fornire dei corsi online e a svolgere anche formazioni dal vivo per aziende. 

La terza area riguarda lo svolgimento di consulenze in ambito di comunicazione e branding online per diversi clienti.

Diciamo che il mio lavoro è abbastanza diversificato!

Davvero molto interessante! Recentemente al Festival di Venezia i media hanno parlato molto di influencer, spesso con toni negativi. Cosa ne pensi?

La critica diretta agli influencer durante il Festival è basata sulla percezione che alcuni di loro possano mancare di contenuti creativi e di una fanbase fedele o reale. Purtroppo, in alcuni casi questa percezione è fondata, poiché molti influencer sembrano concentrarsi su molteplici ambiti senza realmente trasmettere una passione autentica su uno o più interessi specifici, ma sembrano invece motivati principalmente dall’ostentazione.

Che poi bisogna anche definire bene il termine influencer, ovvero una persona che è in grado di influenzare in modo positivo o negativo una serie di persone che costituisce un pubblico ben preciso che lo segue.

Già da qui possiamo intuire come non sia fondamentale il numero di per sé dei “followers” ma il loro grado di coinvolgimento e di fiducia. Un altro aspetto critico, che rende antipatico il mondo Influencer, riguarda la scelta di promuovere qualsiasi marchio solo per guadagnare, senza un adeguato discernimento. Il pubblico spesso si trova a sperimentare prodotti o servizi che non sono all’altezza delle aspettative, portando a una sensazione di delusione, rabbia e a una minore fiducia verso chi li ha promossi e, più in generale, verso il mondo degli influencer.

Dal momento che tendenzialmente chiunque abbia una presenza online considerevole rientra in qualche modo nel calderone degli Influencer, le critiche sono in qualche modo lecite anche se non propriamente corrette.

Infatti, non tutte le personalità Online sono uguali e ci sono moltissimi influencer/creator che producono contenuti di valore utili e interessanti per il proprio pubblico.

Ovviamente per creare contenuti di questo tipo c’è un notevole lavoro da svolgere, molto più di quanto possa apparire superficialmente, in particolare se si tratta di video: pianificazione, creatività , produzione, scrittura di didascalie, interazione con il pubblico sono solo alcune delle attività che il creator deve svolgere ogni giorno.

È necessario tanto tempo e dedizione, ed è proprio questo che porta a relazioni autentiche e di lunga durata con il pubblico. Ecco, quest’ultima categoria di Influencer, di cui penso di fare parte, è quella che spesso subisce le “critiche riferite agli altri” ingiustamente.

Ho visto la tua recente collaborazione con un’App, il risultato è stato straordinario! Ce ne parli un po’?

Recentemente ho avuto l’opportunità di collaborare con un’App dedicata all’intelligenza artificiale, e devo dire che l’esperienza è stata un notevole successo. Non solo il video pubblicato ha ottenuto un alto numero di visualizzazioni, ma l’App stessa ha registrato un significativo aumento dei download in Italia.

È passata per un periodo dalla posizione 150 alla seconda nella categoria “Istruzione” sull’App Store in Italia.

Credo che questa collaborazione abbia funzionato così bene per alcuni motivi. 

In primo luogo, l’App è vincente, essendo estremamente utile per migliorare le proprie competenze linguistiche.
Ovviamente l’ho testata a lungo prima di consigliarla. Inoltre, è coerente con gli argomenti che solitamente tratto, il che ha contribuito a rendere la collaborazione autentica e credibile.

È un esempio che dimostra quanto sia importante selezionare gli influencer adatti per gli eventi o per la promozione di prodotti. Troppo spesso, alcune aziende scelgono creator che non si allineano con l’argomento o il settore, ottenendo risultati deludenti.

Il mondo degli Influencer durerà?

Persone in grado di influenzare un pubblico sono sempre esistite e sempre esisteranno. Ma se parliamo di “influencer digitali”, il destino è legato a diversi fattori. 

La sua durata dipenderà molto dalla capacità degli influencer di evolversi continuamente e di soddisfare le crescenti aspettative del pubblico. Il futuro sembra appartenere ai “creators” che offrono valore reale e informazioni di qualità e che sono trasparenti con il proprio pubblico. 

Il livello di consapevolezza e conoscenza si alzeranno sempre di più, quindi l’istruzione e il valore che daranno i creator saranno prioritari.

Gli influencer/creator in pratica esisteranno sempre, probabilmente cambieranno da quelli che conosciamo oggi.