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NADEF. La Nota di Aggiornamento del DEF va presentata entro e non oltre il 27 settembre di ogni anno

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Deliberato dal Consiglio dei Ministri l’11 aprile 2023, il DEF come ogni anno va aggiornato in tempo utile per la presentazione a Camera e Senato con una serie di modifiche che prendono complessivamente il nome di NADEF (Nota di Aggiornamento del DEF).

È importante perché è l’ultimo passo fondamentale prima dell’elaborazione della legge di bilancio dell’anno successivo. La NADEF deve essere presentata dal governo alla Camera e al Senato entro e non oltre il 27 settembre di ogni anno.

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La Nota di Aggiornamento del DEF (NADEF) rappresenta lo strumento attraverso il quale il Governo aggiorna le previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica, nonché gli obiettivi programmatici del Documento di economia e finanza, in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull’andamento del quadro macroeconomico, oltre che sulla base delle raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma.

Gli obiettivi sono finalizzati al miglioramento del benessere dei cittadini e dell’equità della nostra società, i cui indicatori sono analizzati e proiettati fino al 2026 nell’apposito Allegato al DEF. Abbiamo di fronte a noi grandi sfide, dai cambiamenti climatici alla crisi demografica della
popolazione italiana, ma anche notevoli opportunità di aprire una fase di sviluppo del nostro Paese all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità ambientale e che investa non solo la sfera economica, ma anche l’inclusione per ridurre i divari siano essi generazionali, territoriali o di genere.

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La situazione oggi

Reuters pubblica ora che il governo stima un deficit 2023 in area 5,5% del Pil a fronte del 4,5% indicato ad aprile, secondo fonti a conoscenza del dossier. Anche il rapporto deficit-Pil del prossimo anno sarà ragionevolmente rivisto al rialzo rispetto al target attuale di 3,7%.

Il ministro Giorgetti alza la guardia. Conti pubblici e deficit: «Cautela, non ci sono tesoretti» titola il Corriere della Sera.


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